Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

domenica 9 maggio 2021

PERIPLO DEL LAGO DI ENDINE IN BICI O A PIEDI (Lombardia, Bergamo)



Il lago di Endine è un gioiello incastonato tra le montagne della Valcavallina, nella provincia di Bergamo. Nonostante la sua bassa quota (solo 337 metri s.l.m.), in inverno le sue acque ghiacciano, attirando numerosi pattinatori e persone impavide che osano avventurarsi sulla sua superficie. I divieti per salirci a piedi sono stati abrogati alcuni anni fa. 
Io abito a pochi chilometri di distanza, ma per molti anni ho ignorato questo specchio d'acqua: il suo fondo fangoso non invitava alla balneazione e, poi, per la gente del posto è tanto bello quanto traditore: dicono che ogni anno vuole il suo tributo in termini di vittime. La sola idea di bagnarmi nelle sue acque mi inquieta tutt'oggi.
Da quando, però, è stato realizzato un percorso ciclopedonale su gran parte delle sue sponde ed io ho iniziato ad allungare gli itinerari in bici, il giro al lago di Endine è diventato uno dei miei preferiti: da casa mia dista più o meno 25 km. Calcolando che il periplo del lago è di circa 14 km, tra andata e ritorno sono una sessantina di chilometri. Riesco a raggiungerlo sfruttando stradine secondarie poco trafficate e percorsi ciclabili con tratti dedicati solo ai pedoni e ai ciclisti, come quello che segue la sponda del torrente Cherio. 
Per poter fare il periplo del lago in bici o a piedi, innanzitutto bisogna evitare di andarci dopo abbondanti piogge che innalzano il livello dell'acqua, in quanto, essendo il sentiero, che corre intorno al lago, in molti punti a filo d'acqua, viene facilmente sommerso. E', poi, preferibile procedere in senso orario, in modo che, se alcuni tratti dovessero essere inagibili, si può eventualmente superare l'ostacolo pedalando qualche metro sulla statale, senza doverla attraversare ogni volta. Il fondo del sentiero è in parte sterrato - spesso ricoperto di ghiaietto - e in parte rivestito da una o due file di lastre in cemento, con una fuga di alcuni centimetri che le separa, rendendo odioso e tremolante il passaggio sulle due ruote. Dopo 6-7 km così, braccia e fondoschiena implorano pietà. 
Consiglio anche di evitare i fine settimana e i mesi estivi, soprattutto se si vuole godere la passeggiata o la pedalata in tranquillità e relax, perchè questa è una meta piuttosto gettonata: rappresenta la classica gita fuori porta per gli abitanti dei comuni limitrofi, ideale per pic-nic e barbecue. Novembre è, per me, il mese migliore per una visita: con le tinte autunnali assume un aspetto fiabesco.
Partendo dal piccolo borgo di Monasterolo (coordinate parcheggio: 45.7617, 9.92977), si raggiunge la riva del lago e, procedendo in senso orario, si perviene ad un ponticello, che consente di attraversare il torrente Cherio, emissario del lago di Endine e affluente del fiume Oglio. Quindi, si gira subito a destra, e si pedala lungo la sponda occidentale del lago (affiancata sul lato sinistro dalla statale 42), passando accanto ad alcuni punti di ristoro e noleggio pedalò. Numerose panchine sul percorso invitano ad una sosta contemplativa. Giunti a Endine Gaiano, il sentiero termina e si prosegue su un marciapiede abbastanza largo. All'incrocio si gira a destra, seguendo le indicazioni per Monasterolo e così pure a quello successivo. Da qui si costeggia la sponda orientale, pedalando su una strada larga e asfaltata, tranquilla nei giorni feriali e in bassa stagione. Dopo alcuni chilometri si incontra di nuovo il sentiero che corre in riva al lago e in cui ci si può infilare per ritornare al punto di partenza.
In tutta l'area vige il divieto di campeggio libero e sosta camper (ordinanza n. 31 del 07/12/1980 - Comune di Monasterolo del Castello), ma i pescatori possono chiedere la concessione di attendamento abbinato al carp fishing nel Punto Unico Concessione Attendamento che ha sede presso la Casa del Pescatore: http://www.innesto.org/informazioni-e-prenotazioni-p-u-c-a/
A quanto mi risulta, l'unica possibilità per un soggiorno en plein air è il Camping "La Tartufaia" - Via Nazionale n. 2519 - Ranzanico al Lago (Bg) - Tel. 035/819.259 - aperto da maggio a settembre (tariffe 2021, bassa e alta stagione: piazzola di diverse dimensioni per tenda o camper da € 11 a 22,50; adulto da € 6 a 9,50; bambini 0-11 anni da € 4 a 5,50; cane da € 1 a 1,50; elettricità inclusa) (sito web: http://www.latartufaia.com).
Non mancano alberghi e Bed&Breakfast.
Nella piazzetta di Monasterolo si trova, oltre al giornalaio che vende di tutto e di più, anche un fornaio con annesso minimarket e il bar Dama Bianca, gestito da una signora gentilissima, dove solitamente mi fermo per un caffè o per gustarmi un buon gelato artigianale prima di rientrare a casa. E' un giro che mi appaga sempre e in qualsiasi stagione.