Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

lunedì 1 ottobre 2012

CARINZIA E STIRIA in camper e bici (Ossiacher See - Worther See e Keutschacher See - Austria 2012) - 2° giorno


23/7/2012: Giro dei 3 laghi: Ossiacher See – Worther See e Keutschacher See, (Carinzia)

(km 87 – dislivello 1026 metri) in mountain bike

La Carinzia è una terra ricca di laghi, se ne contano più di mille: grandi, piccoli, quasi tutti con acque calde e pulite. Attorno ad ogni specchio d’acqua c’è una fitta rete di sentieri e di piste ciclabili numerati e ben segnalati. Perciò non poteva mancare, nella nostra vacanza, un assaggio di questo ambiente lacustre. Tutto sommato l’idea di andare incontro all’ignoto non mi dispiace, anzi accresce la mia curiosità, regalandomi quel pizzico di adrenalina che mi spinge a pedalare con ancor più entusiasmo. Giusto per essere pronta ad affrontare al meglio ogni incognita stradale, opto per la mountain bike.
Costeggiamo l’Ossiachersee, un lago incastonato tra alte montagne, nei pressi di Villach. Sulle sue rive si affacciano piccoli cottage circondati da giardini curati, ognuno con il proprio pontile e la barchetta ormeggiata a lato. Ovunque alberi di mele e pere, ma anche canneti e qualche campo di mais. Si respira tanta pace e tranquillità, nonostante la pista ciclabile, che stiamo percorrendo, sia affiancata dalla strada principale e nonostante il via vai di ciclisti, per la maggior parte in mountain bike. Il senso di ordine e pulizia balza subito agli occhi, come pure i ritmi calmi di vita della gente che incontro strada facendo. Guardo la vasta, liscia distesa d’acqua al mio fianco e una calma infinita mi pervade. Sorrido … non è come l’immaginavo, è ancora meglio!
Proseguiamo sempre lungo la pista ciclabile verso Feldkirchen. Dopo circa 14 km, imbocchiamo a destra la strada per St. Nikolai. La stradina sale morbida per una decina di chilometri, salvo alcuni strappetti al 12-14%. Nel primo tratto attraversiamo verdi prati e piccole, silenziose borgate. Poi, salendo di quota, pedaliamo all’ombra di fresche pinete. Nei pressi di Alpen, l’asfalto lascia il posto allo sterrato: un tratto di discesa seguito da uno di salita, per circa 1,5 km. Noto le orme di un copertoncino da bici da strada, segno che qualche ciclista è passato di qua. Seguiamo le indicazioni per Velden, piccola città lacustre, che raggiungiamo dopo aver superato Wurzen e una veloce, panoramica discesa. 
Sbucati su una strada trafficata, giriamo a sinistra e poi a destra, ignorando il cartello per Portchach e dirigendoci, invece, verso Worthersee sud e Maria Worth. Ad una piccola rotondina, prima che inizi la salita, prendiamo la strada a sinistra che costeggia il lago per 12 km fino alla penisola di Maria Worth. Ci fermiamo per rifocillarci nei pressi di una chiesetta in stile gotico-romanico, che si affaccia sul Worther See, il più grande e il più caldo dei numerosi laghi adagiati tra le ondulate colline della Carinzia centrale. Lungo 16,6 km e largo 1,6 km, viene chiamato il mare d’Austria. Lo lasciamo dopo pochi minuti, immettendoci, alla successiva diramazione, sulla strada per Pyramidenkogel. 
Dopo 2 km giriamo a destra, ignorando, però, il bivio per Pyramidenkogel e, continuando diritto, ci ritroviamo a pedalare lungo la sponda del terzo lago, quello di Keutschacher See, molto più piccolo rispetto ai precedenti, seguito, poco oltre, da un altro minuscolo laghetto. Ancora una manciata di metri e, poi, abbandoniamo la strada principale per imboccare una pista ciclabile sterrata che corre in mezzo alla campagna. Giunti alla biforcazione, giriamo a sinistra, seguendo la direzione per Schiafling e, dopo una salitella, svoltiamo a destra (i cartelli gialli sono leggibili soltanto a chi arriva nel senso opposto al nostro) e, infine, di nuovo a sinistra. 
Ci riportiamo nuovamente sulla strada asfaltata e arriviamo ad una rotonda. A destra si ritornerebbe a Velden, ma da lì non ci sono altre possibilità per rientrare a Villach, se non attraverso la superstrada o ripercorrendo a ritroso la strada fatta all’andata. Perciò si va a sinistra, verso Roseg, procedendo dritto per qualche chilometro fino ad un crocevia, dove svoltiamo a destra, seguendo il cartello che indica “Villach 15 km”. Giunti all’incrocio con la strada n. 83 nei pressi di Lind ob Velden, ci dirigiamo, quindi, a sinistra e, dopo 6-7 km di strada trafficata (non abbiamo trovato alternative), ci infiliamo nella stradina che conduce a S. Michael. Al paese, dopo una sosta-gelato, prendiamo a destra per Villach, lasciando alla nostra sinistra, poco dopo, la ciclabile per il centro città e proseguendo, invece, verso Landskron e Ossiachersee. 
Passiamo ai piedi dei ruderi di un’antica fortezza, che domina la valle dall'alto di una rupe, ed, al semaforo, deviamo, infine, a destra. Dopo pochi chilometri, nei pressi di Hielingergestade e del supermercato Spar, ritroviamo il nostro camper che ci attende, rassicurante.

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