Lago di Millstatter |
Lasciamo Heilinger Gestade, sul lago di Ossiacher, ritorniamo verso Villach
con il camper e prendiamo la strada n. 98 per Radentheim, che corre
lungo la bella valle dell’Afritzerbach, superando i piccoli laghi
di Afritzer e Feld. Continuiamo oltre, verso il Millstattersee,
il
secondo lago per estensione e il più profondo della Carinzia.
D'estate ha una temperatura di 25° C, che lo rende balneabile e dalle sue rive partono numerosi percorsi, sia pedonali che per gli amanti delle due ruote, con 150 km di sentieri di ogni tipo. Tutto molto
invitante, ma noi, in questo momento, siamo alla ricerca di un
campeggio fornito di pozzetto e rubinetto per il carico e lo scarico
dell’acqua, dato che il camper ci consente un’autonomia di tre
giorni e che, in questa regione, non esistono i Camper Service. Il
primo campeggio è completo, il secondo è immenso e caotico; mi
ricorda le spiagge affollate di Rimini. Fuggiamo da qui e decidiamo
di spostarci in una zona meno turisticizzata, ma sempre nei pressi
della strada che porta al Nockalpen, nostro prossimo obiettivo
ciclistico. Ci dirigiamo, quindi, verso Patergassen e poi verso
Gnesau, avendo individuato sulla cartina un campeggio nella zona.
Sulla strada (n. 95) vediamo un cartello con il disegno di un camper.
Seguiamo le indicazioni e arriviamo al camping Hobitsch.
Fa al caso nostro, piccolo, tranquillo, in riva ad un torrente, per
soli 12 euro al giorno, più 3 per
la corrente. E’ curato e non manca niente: c’è un campo da
tennis, uno da calcio, la piscina, il gioco degli scacchi “da
terra” e diversi giochi per bambini. Un ponticello in legno
attraversa il torrente e conduce alla reception, ad un piccolo
ristorantino ed ai vari servizi. Pane fresco alle 8 di mattina. Ci
troviamo nella valle del Gurk, in questo punto abbastanza ampia e, anche qui, c’è la possibilità di fare belle passeggiate sia in bici
che a piedi. Inoltre è a soli 5 km dall’imbocco della salita al
Nockalpen … non potevamo chiedere di meglio.
Visto,
però, che oggi il cielo è bigio e ogni tanto ci omaggia di
spruzzatine di pioggia, una volta eseguita la registrazione (il
gestore del campeggio è un giovanotto che parla benissimo
l’italiano) e le varie incombenze, andiamo ad esplorare il territorio con il camper. Scendiamo
verso Feldkirken per una ventina di chilometri sulla strada n. 95 e poi deviamo a
sinistra, immettendoci sulla n. 93 per Gurk. Dopo circa 17 km,
ad un bivio, giriamo a sinistra per Sirnitz e l’Hochnindl Alpenght. Saliamo per 8 km impervi e, curva dopo curva, ci
ritroviamo in mezzo alle nuvole che avvolgono le cime delle montagne.
Una breve sosta e poi ripartiamo, scendendo a sinistra verso Eben
Reichenau. Dieci chilometri di vero paradiso. Un torrente affianca la
strada per tutta la discesa, ora a destra ora a sinistra, scomparendo
sotto la carreggiata da una parte e riapparendo, poco dopo,
dall’altra. Scende sinuoso e impetuoso, disegnando ampie anse lungo
la sua corsa verso il fondovalle, attraversando foreste di pini,
pascoli e piccoli borghi sonnacchiosi. Scendiamo anche noi, ma con
calma, sia perché la forte pendenza consiglia prudenza, sia per
goderci il più a lungo possibile questo luogo da sogno; ne
approfittiamo, non essendoci altri veicoli alle nostre spalle.
Sbuchiamo, infine, di nuovo sulla n. 95, giriamo a sinistra verso Patergassen e, dopo
alcuni minuti, siamo al campeggio. Questo anello di 65 km è
fattibile pure in bici. Parrebbe anche che, tagliando a sinistra,
dopo Gnesau, per St. Leonhard e seguendo il corso del Gurk sino a
Sirnitz per 9 km, si possano risparmiare circa 20 km, percorrendo una
via secondaria ed evitando, quindi, le strade n. 95 e 93, più
battute dal traffico. Purtroppo noi non abbiamo avuto modo di
verificare di persona la qualità di questa scorciatoia, quindi …
Nessun commento:
Posta un commento