(km
100 – dislivello 1183 metri) in mountain bike
Arrivare
a Villach dall’Ossiachersee con la pista ciclabile R2 è facile,
ma, uscire dalla città e trovare la strada che porta al Windische Hohe (1100 metri alt.), diventa un po’ più complicato se
non si dispone, come noi, di una mappa specifica delle ciclabili.
Comunque, chiedendo a destra e a manca, a volte improvvisando, alla
fine riusciamo a sbrogliarci da questo intrigo di piste, peraltro ben
segnalate, che si incrociano e portano in ogni dove. Ecco la R1 per
Spittal, che corre lungo l’argine della Drava. Giunti nei pressi di
un grande ponte, abbandoniamo la ciclabile e prendiamo la via a
destra, attraversiamo il fiume alla nostra sinistra e, infine,
procediamo sempre dritto per alcuni chilometri su strada un po’
trafficata. Al terzo semaforo svoltiamo a sinistra per Bad Bleiberg,
tranquillo e fiorito centro termale, che raggiungiamo percorrendo 12
km sulla Bleiberger Strasse (L35), una strada ampia, che sale
dolcemente tra prati e boschi. Riempiamo le borracce ad una
fontanella e poi scendiamo fino all’incrocio con la strada per St.
Georgen (L36), verso il quale ci dirigiamo, deviando a destra e
riprendendo subito a salire per circa 7 km fino a Tratten, immersi
nella pace silenziosa del luogo.
Da qui a Windische Hohe (L33) la strada s’impenna paurosamente, con pendenze che si mantengono tra il 14 e il 18% per 2,8 km. Scolliniamo di nuovo e affrontiamo una breve discesa, alla fine della quale la valle si restringe fino a diventare una gola. Questo è un tratto molto suggestivo, con un torrente che scende tumultuoso alla nostra destra. Risaliamo di nuovo. Un altro, lungo strappo cattivo e poi ci lanciamo giù per una ripidissima discesa di circa 8 km. Al bivio ci dirigiamo verso Pollan e Villach, svoltando a destra.
Da qui a Windische Hohe (L33) la strada s’impenna paurosamente, con pendenze che si mantengono tra il 14 e il 18% per 2,8 km. Scolliniamo di nuovo e affrontiamo una breve discesa, alla fine della quale la valle si restringe fino a diventare una gola. Questo è un tratto molto suggestivo, con un torrente che scende tumultuoso alla nostra destra. Risaliamo di nuovo. Un altro, lungo strappo cattivo e poi ci lanciamo giù per una ripidissima discesa di circa 8 km. Al bivio ci dirigiamo verso Pollan e Villach, svoltando a destra.
Continuiamo per alcuni chilometri sulla n. 100, finchè
notiamo a sinistra il cartello della Drau-radweg, una delle piste
ciclabili più famose d’Europa, che fiancheggia la Drava per tutta
la sua lunghezza.
Vi arriviamo attraverso stradine di campagna e
seguendo dei cartelli blu con il disegno della bici. Sulle rive del
fiume, che scorre placido alla nostra sinistra, piccoli borghi si
alternano a piantagioni di mais e grano non ancora mietuto. Pedaliamo
lungo la ciclabile, sempre in direzione di Villach, per una ventina
di chilometri, molti dei quali sterrati. In realtà la Drau-radweb è
lunga 366 km; parte da San Candido, in Italia, e raggiunge Maribor,
in Slovenia. Sul percorso si incontrano ciclisti, ma anche podisti,
di ogni genere e razza, oltre a strutture che offrono un deposito per
le biciclette, la possibilità di lavare il mezzo, degli attrezzi per
piccole riparazioni, uno stenditoio per il bucato, bici a noleggio e
piantine della zona.
Giunti
in città, ci dirottiamo sulla ciclabile R2 fino all’Ossiachersee,
attraversando parchi, ponti e filari di betulle. E’ ormai tardo
pomeriggio quando, costeggiando il lago, arriviamo al camper. Ce la
siamo presa comoda, ma ogni tanto è bello pedalare senza l’assillo
del tempo e in vacanza il tempo non manca.
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