Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

giovedì 20 ottobre 2011

Lago d'Iseo-Vigolo - Solto Collina - Valrossa - Colle Gallo - Colle dei Paste - Gandosso, da Grumello: 125 km - 2000 metri di dislivello+ in bdc (Lombardia, BG)


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Grumello del Monte 06/11/2010
Sabato mattina. La sveglia del cellulare mi fa balzare dal letto: sono le 5:00, sono viva e ho davanti a me un nuovo giorno; non lo voglio sprecare.
Quando esco da casa, il cielo è grigio, l’aria densa di umidità. Non ci faccio caso; monto in sella e parto.
Il giro sarà più o meno lo stesso di sabato scorso e degli autunni passati, ma è sempre un’avventura diversa: gli incontri, le sansazioni e le emozioni cambiano. Ogni volta noti qualcosa di nuovo nel paesaggio, che nei giri precedenti ti era sfuggito, e gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Infatti, a Tavernola, la strada che sale a Parzanica è chiusa per lavori. Poco male! Torno indietro 3-400 metri e imbocco la salita per Vigolo, che è della stessa lunghezza di quella per Parzanica, ma più dolce e con un dislivello inferiore di 200 metri. Però è altrettanto panoramica. Mi raggiunge un ragazzo in mountain bike e facciamo un po’ di strada insieme, parlando, ovviamente, di ciclismo.
Isola di S. Paolo (Lago d'Iseo)
Che belle amicizie sono nate pedalando! E quanto bene mi ha fatto e mi fa, soprattutto in certi momenti, parlare o semplicemente ricevere un sorriso da persone sconosciute! E poi, a parte pochi “esaltati”, quasi tutti hanno la mia stessa filosofia di vita, lo stesso spirito e si entra subito in sintonia. Mi capita spesso di incontrare ciclisti che cambiano programma e percorso per stare in mia compagnia, per non interrompere quell’armonia che si è creata parlando di ciò che ci appassiona. Questo mi fa tanto piacere, perché sono persone di ogni età: significa che la bici unisce tutti, giovani e meno giovani, donne e uomini di ogni estrazione sociale, dall’operaio all’avvocato. In bici siamo tutti uguali, senza distinzione di sorta.
Scollino, indosso il k-way e ridiscendo dalla medesima strada, planando verso il lago. Dietro un tornante mi trovo, improvvisamente, faccia a faccia con uno splendido cavallo nero. Il suo muso sporge talmente dal recinto che, se non fossi così saldamente aggrappata ai freni, potrei alzare una mano e accarezzarlo.
Incrocio Francesco che sale come un razzo. So già che tra poco mi riprenderà in discesa. E così è: non per niente è stato soprannominato “la moto”.
Sul lungolago m'imbatto anche in Renato, sempre seguito da uno stuolo di discepoli. Due parole al volo e via ... continuo il mio giro: Solto Collina, Valrossa, Colle Gallo, Colle dei Paste.
Altri incontri, altri panorami. Pensieri positivi, la speranza che tutto si risolva per il meglio.
E’ ancora presto quando arrivo a Grumello. Dài, ci sta anche la salita a Gandosso, ma me la voglio prendere con calma.
Salgo e scendo in modo tranquillo, assaporando i profumi, godendomi il paesaggio, la quiete e il tepore del sole che, finalmente, ha deciso di mostrarsi. Mi sento un po' stanca, ma è una stanchezza voluta, cercata, che, sarà anche un paradosso, ma mi fa star bene.

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