Foto reperita sul web |
Nel
sud della Francia, tra Grasse e Bormes-les-Mimosas, corre una strada di 130 km che, tra la fine di gennaio e la metà di marzo, si colora d'oro. E'
la Route des Mimosas: uno spettacolo fuori dal comune,
specialmente presso il Massiccio del Tanneron, dove si trova la più
grande foresta di mimose d'Europa. Potevo io resistere alla curiosità
di vedere con i miei occhi questa meraviglia della natura? L'abbiamo percorsa un po' in
bici, ma soprattutto con il camper. La
luminosità dei paesaggi, l'inebriante
profumo che vi si respirava, il giallo che esplodeva contro l'azzurro
del cielo terso, mi hanno dato una sferzata di energia e catapultata
di colpo in piena primavera.
Suggestivo e selvaggio anche il tratto costiero della Corniche d'Or, tra Mandelieu e Saint Raphael, in cui il rosso delle
rocce dell’Esterel contrastava con il blu cobalto del mare ed il
verde intenso dei pini marittimi.
Un
itinerario
da riservare all'inverno, per godere appieno di questi
splendidi luoghi senza la ressa dei turisti.
DIARIO
22/02/2017:
mercoledì (percorsi 324 km in camper)
Dalla
provincia di Bergamo ci trasferiamo al parcheggio per camper di S. Stefano al Mare, in Liguria,
per passarvi la notte (Marina degli
Aregai - GPS: N43.83720, E7.90614 - si paga dalle
8 alle 12 e dalle 15 alle 19: 1,50 l'ora oppure 10 euro per 24/h).
Noi paghiamo 3 euro, dalle 17 alle 19).
23/02/2017:
giovedì (percorsi 111 km per Grasse + 46 per Fayence = 157 km in
camper)
Grasse |
Alle 8
siamo già in viaggio per Grasse, inizialmente sull'Aurelia, ma,
poi, visto il gran traffico nell'attraversare i paesi della costa,
a Menton entriamo in autostrada, pur sapendo essere un po'
esosa (i tre pedaggi ci costano in totale 11,40 euro: 2,30+2,30+6.80).
A Grasse
lasciamo il camper nel posteggio della Decathlon, in Rue de la
Madeleine - GPS: N43.65526, E006.93832 (si può parcheggiare anche
presso la stazione ferroviaria, se c'è posto) e solo per la visita
della città, non per la sosta notturna. Il bus, che in 10 minuti ci
porta in centro, è quello della linea C; lo prendiamo a
La Mariegarde e la tariffa è unica: euro 1,50 a testa.
Grasse è
una piccola cittadina multietnica, famosa per i suoi laboratori di
profumo. Visitiamo soltanto il centro storico, pedonale e abbastanza
contenuto, con le sue piazze, le sue fontane, la cattedrale di Notre
Dame, la torre dell'Orologio, ecc. Un gran numero di botteghe ed
attività commerciali sono chiuse. Si respira un senso di abbandono, ma non possiamo fare a meno di notare, passeggiando tra i suoi vicoli
stretti ed acciottolati, la pulizia delle strade e il profumo
persistente proveniente dai negozietti che
espongono saponi ed erbe provenzali. Per non parlare del forte aroma
di cacao, nei pressi della Maison du chocolat: da svenimento!
Lascio
Grasse sgomenta: mi aspettavo una città elegante e signorile ed
invece l'ho trovata piuttosto decadente e trasandata, un po' stile
bohémien. Non riesco a capire se mi sia piaciuta o meno. Certamente
ha un suo fascino.
Dopo
pranzo partiamo alla volta del Massiccio del Tanneron. Raggiungiamo
Pégomas e, poi, andiamo in direzione di Mandelieu, ma per poco,
perchè, alla nostra destra, scorgiamo il cartello segnaletico che ci
indica la giusta via. Ci immettiamo, così, nella D38, la famosa
“Route des mimosas”, che sale sul versante della montagna inoltrandosi in una meravigliosa foresta di mimose, unica in Europa.
Mai visto niente di simile! Non vedo l'ora di ripassare di qua domani in bici, per
godermi con tutta calma tanta bellezza. Dopo una discesa e un'altra
risalita, sbuchiamo sulla D37, strada trafficatissima, che, a
sinistra, porta sulla costa, a Mandelieu-la-Napoule, mentre, a
destra, permette di arrivare ancora a Grasse e ad altri villaggi, tra cui
Fayence, il solo che dispone di un area
camper nella zona (Impasse du Grand Jardin; GPS: N43.62272 –
E006.69077, gratuita, 3 posti in parcheggio misto, con pozzetto e possibilità di carico acqua: 4 euro per 15 minuti). In alternativa, per il
carico e lo scarico dell'acqua, a Callian c'è un altro camper
service, presso l'autolavaggio (rotonda “Market”) in Chemin des
Combes n. 43, segnalato, 2 euro per 10 minuti.
24/02/2017
– venerdì (percorsi 70 km in camper)
La
mattinata si presenta uggiosa, con un vento che porta via. Non è
questo il tempo che avevo sognato per il giro in bici nella foresta
di mimose. Dato che in vacanza mi disconnetto da
Internet, non posso consultare le previsioni meteo, ma sono sicura
che la giornata ideale non tarderà ad arrivare. Nel frattempo
andiamo ad esplorare il territorio: sono sempre curiosa di sapere quali
strade si prestino al cicloturismo e quali, invece, sia preferibile
evitare. Da Fayence, raggiunta la D37, deviamo sulla D237, che ci consentirà di scendere a Mandelieu. Approfitteremo del maltempo per
visitare questa cittadina portuale, che ha una fortezza sul mare. La
carreggiata si restringe e diventa ad una sola corsia, mentre sale
tortuosamente e senza protezione tra i boschi dell'Adrette de
l'Esterel, bellissimi seppur ancora in veste invernale. Dopo una
decina di chilometri entriamo nell'abitato. Ci risulta che
l'unica sosta possibile sia presso il supermercato Geant, a 2 km dal
centro; tuttavia, non
troviamo un posto adatto per parcheggiare. Quindi,
torniamo a Fayence sull'incantevole strada dell'andata e riserviamo
il resto della giornata al relax.
25/02/2017
– sabato: Massiccio del Tanneron (percorsi 74 km e 1302 metri di
dislivello+ in mountain bike, su asfalto)
Route des Mimosas, verso Tanneron |
Finalmente
ci siamo: cielo limpido e azzurro, sole caldo e assenza di vento.
Eccola qua la nostra giornata ideale per una bella pedalata tra le fioriture di mimosa! Partiti da Fayence, superiamo 5 rotonde sulla D562
e, poi, giriamo a destra sulla D37. Attraversiamo il lago di St.
Cassian su un ponte un po' stretto, ma gli autisti francesi sono
molto cortesi e ci sorpassano lasciando tanto spazio tra noi e loro
oppure stanno pazientemente dietro. Una delle cose che mi rallegra
oggi è che pedalerò senza ansia: sentirsi rispettati è una sensazione fantastica. Comunque,
noi siamo ciclisti disciplinati e cerchiamo sempre di non intralciare
il traffico. Dopo una dozzina di chilometri giungiamo all'incrocio
con la D38, che imbocchiamo, iniziando subito a salire verso il
Massiccio del Tanneron, prima dolcemente (pendenza: 4-5%), in un bosco di
querce, e, in seguito, appena un po' più aspramente (7-9%), man mano
che la foresta s'infittisce e si colora d'oro: uno spettacolo di rara bellezza ed un profumo che dà alla testa, ma per nulla fastidioso, come
avevo temuto.
Route des Mimosas, verso Mandelieu-la-Napoule |
Arriviamo, dopo 11,5 km di salita intervallata da una
contropendenza di circa 2,5 km, alla località di Tanneron. Qui,
continuiamo in discesa per 2 km e, al bivio per Mandelieu, svoltiamo
a destra sulla D138, salendo per altri 5 km circondati dalle mimose.
Alcuni alberi hanno fronde talmente immense da sporgere sulla
strada formando un mezzo arco dorato sopra le nostre teste: una
poesia per gli occhi!
Non c'è un gran traffico, seppur sia sabato, così possiamo goderci tutta questa magnificenza in santa pace.
Immagino che, tra un paio di settimane, quando le mimose saranno
ormai appassite, questi luoghi perderanno molto del loro fascino, ma, adesso, io
davvero non so proprio dove buttare gli occhi.
Mandelieu-la-Napoule |
Intanto scolliniamo e, mentre ci lanciamo
in discesa verso Mandelieu-la-Napoule, il mare appare all'orizzonte. Curva contro curva, planiamo sulla costa. Nonostante il traffico abbastanza intenso dell'ora di punta, usciamo tranquillamente dalla città, dirigendoci a Pégomas e a Tanneron. Anche questa
salita non presenta strappi cattivi e, dopo 6 km, forse i più belli
mai pedalati in vita mia, tra enormi alberi di mimose e secolari
querce, scolliniamo di nuovo a Tanneron. A questo punto,
non ci resta che scendere verso il lago di San Cassian
per risalire, infine, a Fayence, portando negli occhi e nel cuore scenari da favola ed il ricordo di
un'aria profumatissima, inebriante. Aromaterapia pura!
TRACCIA GPS SCARICABILE:
26/02/2017
– domenica: (percorsi 83 km in camper)
Collobrières |
Partiamo
da Fayence seguendo le indicazioni per Drauguignan ed immettendoci,
quindi, sulla D562. La nostra idea è quella di puntare alla località più a sud della Route des Mimosas (Bormes-les-Mimomas) e, poi, percorrere l'itinerario in senso inverso, tornando, piano piano, a casa.
Procediamo su una bella strada a due corsie, fiancheggiata da
giovani querce e pini marittimi. Dopo 20 km giriamo a sinistra in direzione di Le Muy; la D25, sempre a due corsie, s'inerpica per 10 km sul pendio di una
montagna, senza protezioni laterali, se non rare e basse staccionate
in legno o muretti in pietra, questi ultimi sicuramente più
gradevoli alla vista degli orrendi guardrails in lamiera. Scendiamo,
poi, tra i vigneti, avendo alla nostra sinistra il Massiccio
dell'Esterel, di fronte quello dei Mauri e a destra una vasta
pianura. A Le Muy svoltiamo a destra, sulla DN7, per Aix
en Provence. Il paesaggio è un po' noioso: ai centri
abitati, si alternano di nuovo vigneti ed aree industriali.
Collobrières |
A Vidauban
proseguiamo per Le Cannet des Maures e Le Luc, raggiunti i quali, ci
immettiamo sulla D97 per Gonfaron. Altri 20 km e viriamo sulla
D39, essendo, la nostra destinazione finale odierna, Collobrières.
Ancora non sappiamo ciò che ci aspetta. Seguendo fiduciosi le istruzioni del navigatore, ci infiliamo, nostro malgrado, in una stradina in cui ci passa
giusto il camper, anch'essa priva di protezioni laterali e, per fortuna, deserta. Saliamo per 9 km, senza aver più
possibilità di far manovra per tornare indietro, all'interno di uno
splendido bosco di querce, in uno scenario selvaggio e spettacolare.
Valichiamo, così, con il fiato sospeso, il Col de Fourche, nel
Massiccio dei Mauri, e, con una lunga discesa di 11 km, ignorando il
bivio per Grimaud, sbuchiamo alle spalle di Collobrières (paese
della castagna). Lasciato il camper al Parking du Stade,
all'ingresso del paese (GPS: N43.23753 – E006.31643, gratuito, su
fondo erboso), facciamo due passi nel grazioso villaggio tipicamente provenzale, con un bel ponte in pietra, che avremo cura
di evitare (max 3,5 t) quando sarà il momento di ripartire, optando
per la via centrale.
27/02/2017
– lunedì: (percorsi 32 km per Bormes-les-Mimosas + 10 per
Cavalière = 42 km in camper)
Bormes-les-Mimosas |
Avrei
desiderato, oggi, scalare il Col de Fourche in bici, ma, al
nostro risveglio, il cielo è così livido che, codardamente, vi rinuncio. A malincuore, riprendiamo il nostro viaggio sulla D14
con il camper. Raggiungiamo Pierrefeu du Var e, in seguito, sulla D12, La
Londe e Bormes-les-Mimosas, fermandoci per visitare
l'antica cittadina medievale, tappa iniziale (o finale, a seconda del
senso di marcia che si desidera tenere) della Route des Mimosas.
Imitando altri camperisti, approfittiamo del grande parcheggio del
supermercato Casinò, dove, per un minimo di correttezza, facciamo
anche rifornimento di cibo ed acqua. Quindi, con una camminata di
circa 20 minuti, saliamo al borgo arroccato su un promontorio
roccioso e dominato dalle rovine di un castello.
Il cielo è sempre
plumbeo, ma Bormes è un tripudio di colori; non
per niente è stato riconosciuto come uno dei più bei villaggi
fioriti di Francia, vantando oltre 700 specie di
piante rare. Lungo i suoi vicoli stretti e ripidi, tra
fontane, passaggi coperti e botteghe artigianali, si respira
un'atmosfera che infonde serenità. Camminiamo su e giù per le
pittoresche vie, finchè le prime goccioline di pioggia ci
inducono a ritornare al camper.
Cavalière |
28/02/2017
– martedì: (percorsi 34 km per Sainte-Maxime + 27 per La Motte =
61 km in camper)
Effettuate
le operazioni di carico/scarico, ci spostiamo a
Rayol-Canadel-sur-Mer, con l'intento di visitare il Domain du
Rayol, un vasto giardino con gran varietà di piante provenienti
dalle zone mediterranee del mondo. Pare sia un posto eccezionale,
in cui le colline rigogliose della Corniche des Maures si specchiano
nell'acqua blu del Mediterraneo. Mi sarebbe piaciuto discendere Les Escaliers
Monumentaux, che nel passato, quando non vi erano tante strade,
permettevano alla popolazione di accedere alla spiaggia. L'unica
possibilità di sosta è davanti all'Ufficio Turistico; tuttavia, alcune macchine, mal parcheggiate, occupano tutto lo spazio
disponibile. Pertanto, siamo costretti a rinunciare alla visita.
Proseguiamo per Sainte Maxime, sulla litoranea che affianca il
mare, ma la cittadina ci appare caotica, perciò
prendiamo la via dei monti. Imbocchiamo la D25 e facciamo rotta verso
La Motte, a meno di 30 km di distanza, che offre un'area camper
gratuita e tranquilla, con CS, in Lotissement Les Hauts de la Nartuby
n. 19 (GPS: N43.48864° - E006.54233°, max 24 ore, 10 posti). Oggi
il tempo è stato un po' ballerino, alternando nuvole, sole e
temporali.
01/03/2017
– mercoledì: (percorsi 33 km per La Garde Freinet + 15 per Port
Grimaud + 8 per Sainte Maxime = 45 km in camper)
La Garde Freinet (resti di un forte) |
Meta
odierna: La Garde Freinet. Raggiunta Vidauban, dalla DN7 deviamo sulla D48, strada ad una sola corsia, ma non
proprio stretta, la quale incrocia la D558 a due corsie, con gran traffico
e TIR che marciano veloci. Dopo 33 km, lasciamo il camper in un ampio
parcheggio all'ingresso del paese e ci arrampichiamo su un ripido
sentiero, che ci porta ai resti di un forte e ad un'altissima croce
col Cristo. Scendiamo, infine, al paese, che è poco
attraente, ma vi troviamo la baguette migliore di questo viaggio e
le folate di vento più violente, tanto da farci avanzare con fatica.
Grimaud |
Risaliti
sul camper, proseguiamo sulla D558 (a due corsie con ciglio spazioso) per Grimaud, che raggiungiamo dopo 9,5 km. La sosta, qui, è un'impresa quasi impossibile. Riusciamo a malapena a trovare uno slargo sulla RD 558, al n. 1460, presso le Poteries Trois Terre, abbastanza distante dal centro (nel parcheggio del cimitero, vicino al mulino e segnalato da alcuni camperisti, c'è un cartello di divieto per i camper).
Calpestando le antiche vie lastricate del borgo,
arriviamo ai ruderi del castello, situato in cima alla collina e in posizione panoramica. In questo periodo molti esercizi pubblici sono
chiusi, ma immagino che d'estate il paese si rianimi.
Prossima
tappa Port Grimaud, un ex villaggio di pescatori, sorto su una laguna
e racchiuso da alte mura, distante soltanto 3 km. L'area camper
attrezzata è in Chemin des Mùres n. 449 (GPS N43.28003° -
E006.57884°). Parcheggiamo, non capendo, però, dove ritirare il biglietto per il pagamento. La sbarra è già aperta e in loco c'è
solo una cassa automatica che consente di pagare dopo aver inserito
il ticket (15 euro). Mah!
Port Grimaud |
Rimaniamo un paio d'ore al porto, gironzolando tra ponti e canali su cui si
affacciano abitazioni color pastello, ognuna con il proprio attracco
privato per le barche. Tornati all'area camper, i pochi mezzi, che
erano parcheggiati al nostro arrivo, non ci sono più. Per pernottare in sicurezza, decidiamo di
trasferirci alla grande area camper di Sainte Maxime, 8 km più a
nord, di fronte al Mc Donald, in Route du Plan-de-laTour n. 58 (GPS:
43.31663° - E006.63050° - centro a 2 km, costo: 5 euro, CS
esterno).
02/03/2017
– giovedì (percorsi 22 km per Frejus + 4 per Saint Raphael + 135
per Santo Stefano al Mare = 161 km in camper)
Corniche d'Or |
Stamattina vorremmo fare una tappa a Frejus, per vedere, in
particolare, il chiostro medievale della cattedrale di Saint Léonce,
edificato su due livelli, con il soffitto delle gallerie in legno
dipinto e rappresentante figure di animali, chimere, ecc. Purtroppo,
troviamo dappertutto divieti di sosta per camper e tutti i parcheggi
hanno la sbarra per impedirne l'ingresso, pure quelli distanti dal
centro e a pagamento. Peccato veramente! Non ci resta che continuare
per Saint Raphael, dove si ripete la stessa storia di Frejus:
la sosta per i camper è vietata ovunque, anche al porto. Alcuni
camperisti hanno parcheggiato ugualmente lì, ma su tutti i parabrezza vi è un foglio bianco con scritto che è
stata avvisata la polizia municipale.
Corniche d'Or |
Ci accontentiamo di quello che possiamo vedere dai finestrini del nostro
mezzo. Pazienza! Tra poco inizia uno dei tratti più seducenti della
Costa Azzurra: la Corniche d'Or, con le meravigliose rocce rosse del
Massiccio dell'Esterel che si tuffano nel blu del Mediterraneo. Per
fortuna la strada dispone di piazzole laterali, che ci consentono di
fermarci per ammirare il paesaggio e scattare qualche foto.
Corniche d'Or |
Trascorriamo
gran parte della giornata in questo luogo radioso, carico di energia positiva. Il cielo è
limpido e azzurro, il sole piacevolmente caldo. Respiro a pieni
polmoni l'aria salmastra, correndo su e giù per i sentieri, tra le
rocce a picco sul mare e gli altissimi pini marittimi. Profumo di
resina, voli di gabbiani e sciabordìo di onde che s'infrangono sugli
scogli. Che paradiso!
Costa Azzurra |
I paesaggi marini mi mancavano. Li adoro, ma
solo d'inverno o, al massimo, all'inizio della primavera. Mi sento
divinamente bene, come non lo ero da un po' di tempo a questa parte.
Felice e spensierata, posso adesso far ritorno a casa. Cannes,
Antibes, Nice e, poi, su, per la strepitosa M6007, che ci regala una
vista mozzafiato sul promontorio di Cap Ferrat e sulla baia di
Montecarlo. Dulcis in fundo, discesa spettacolare verso Menton ed
il confine italiano.
Se Dio
vorrà, non sarà un addio, ma un arrivederci. Non so resistere ai
profumi, ai colori, ai borghi ammalianti, alla luce
meravigliosa della Costa Azzurra e della Provenza. Impossibile non
subirne il fascino!
03/03/2017
– venerdì: rientro a casa (percorsi 324 km in camper)
Totale
km percorsi: 1.278
Costo
carburante: circa 170 euro
Giorni
di vacanza: 10
Abbiamo
sostato:
- S. Stefano al Mare, in Liguria, parcheggio per camper di Marina degli Aregai (GPS: N43.83720 – E7.90614), in riva al mare (si paga dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19: 1,50 l'ora oppure 10 euro per 24/h).
- Grasse: posteggio della Decathlon, in Rue de la Madeleine (GPS: N43.65526-E006.93832).
- Fayence, area camper in Impasse du Grand Jardin; GPS: N43.62272 – E006.69077, gratuita (solo 3 posti in parcheggio misto), con camper service (carico acqua: 4 euro per 15 minuti). In alternativa, per il carico e lo scarico dell'acqua, a Callian c'è un altro camper service, presso l'autolavaggio (rotonda “Market”) in Chemin des Combes n. 43, segnalato, 2 euro per 10 minuti.
- Collobrières, grande parcheggio per camper (Parking du Stade - GPS: N43.23753 – E006.31643), gratuito, su fondo erboso.
- Bormes-les-Mimosas, parcheggio del supermercato Casinò.
- Cavalière, area sosta attrezzata per camper in Boulevard des Acacias n. 462 (GPS: N43.15257° - E006.43170°) - 20 euro con CS, corrente e WIFI. Si estende su un ampio terrazzamento prativo, a 50 metri dal mare e a 200 dal centro. Su tutta la costa ci sono divieti per la sosta dei camper (a Cavalaire-sur-Mer, 15 km più avanti, in Rue du Docteur Pardigon, c'è solo il Camper Service ed il divieto di parcheggio).
- La Motte, area camper gratuita e tranquilla, con CS, in Lotissement Les Hauts de la Nartuby n. 19 (GPS: N43.48864° - E006.54233°, max 24 ore, 10 posti).
- La Garde Freinet, ampio parcheggio all'ingresso del paese.
- Grimaud, uno slargo della strada (RD 558 n. 1460), presso le Poteries Trois Terre.
- Port Grimaud, area camper attrezzata in Chemin des Mùres n. 449 (GPS N43.28003° - E006.57884°) - 15 euro
- Sainte-Maxime, area per camper di fronte al Mc Donald, in Route du Plan-de-laTour n. 58 (GPS: 43.31663° - E006.63050° - centro a 2 km - tariffa: 5 euro, CS esterno).
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