Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

martedì 31 dicembre 2024

TURINGIA in camper (Germania, dal 28/09 all'11/10/2024)

 


Durata:  14 giorni (dal 28/09 al 11/10/2024)

Km percorsi: 2.200 (1700 per trasferimento e 500 in Turingia)


Spesa:


Costo gasolio: € 366 (240 litri a una media di € 1,53/l)


Serbatoio rabboccato alla partenza con € 51 (32 litri a € 1,58/l)

€ 83 x 55 litri a € 1,51/l - il 29/9 (diesel Tech) 

€ 67 x 46 litri a € 1,47/l - il 30/9

€ 57 x 38 litri a € 1,51/l - il 05/10/24 

€ 41 x 26 litri a € 1,54/l - il 10/10

€ 67 x 43 litri a € 1,56/l - l’11/10


Costo autostrada da Grumello d/M (Bg) al Brennero e viceversa: € 42        

Costo vignette Austria (minimo 10 giorni): € 11,50 x 2 = € 23

Costo pedaggio Ponte Europa: € 11 x 2 = € 22

Costo parcheggi e aree di sosta: € 74

Costo mezzi di trasporto: € 19,40


Costo totale: € 546,50

+ monete da € 1 per allaccio alla corrente elettrica e carico di acqua: q.b. (La corrente è a consumo: si seleziona una presa libera sulla colonnina, si inserisce la moneta, ci si collega e il contatore comincia a scalare).



MAPPA ITINERARIO




Premessa


La Turingia è un land della Germania centrale, un piccolo tesoro poco conosciuto e, quindi, una destinazione meno frequentata dai turisti, seppur il contesto sia ricco di natura, storia e capolavori architettonici. 

E’ anche una delle regioni più antiche della nazione e le sue città millenarie vantano fortezze, palazzi reali nonchè parchi di infinita bellezza. La caratteristica principale del suo territorio è la Selva di Turingia, una catena montuosa che si estende da nord-ovest a sud-est. 

L'arte e la cultura ruotano, invece, attorno a personaggi illustri nati in Turingia o che vi dimorarono a lungo, quali Goethe, Schiller, Bach, Cranach e Otto Dix.




ITINERARIO



Ho pensato di cominciare l’itinerario da Gera e di proseguire per Saafeld e la valle del fiume Saale, che abbandoneremo dopo Rudolstadt, risalendo in direzione di Weimar. Da lì, ci sposteremo ad ovest per visitare Erfurt, il capoluogo della Turingia, e Gotha, ex città reale. Successivamente, punteremo ancora più a nord. Sosteremo a Bad Lagensalza, esploreremo il Parco Nazionale di Hainich e continueremo fino a Mühlhausen, ex città imperiale libera, dove inizieremo a scendere verso sud per rientrare, poi, in Italia. Lungo il tragitto faremo un’escursione a piedi alla fortezza di Wartburg e un’altra alla Gola del Drago, nei dintorni di Eisenach. Le ultime due tappe saranno quelle di Smacalda, città inclusa nella Strada tedesca delle case a graticcio, e di Meiningen, ex residenza reale.



DIARIO 


28/09/2024 (sabato): Grumello del Monte - Irschenberg = km 450

Caldo e soleggiato

Per questo ennesimo accesso in Germania, contrariamente al consueto, partiamo di sabato: dovendo scegliere tra le interminabili colonne di TIR in autostrada e i gitanti del fine settimana, preferiamo questi ultimi. Inoltre, usciamo al casello di Desenzano del Garda (deviazione per Affi) anzichè a quello di Peschiera, per evitare la solita coda di automezzi. 

Poi, sosta all’autogrill del Passo del Brennero per acquistare la vignetta (€ 11,50 per 10 gg) necessaria per transitare sulle autostrade austriache. Nei pressi del Ponte Europa, un pannello luminoso con il disegno di un camion obbliga alla pesa i mezzi superiori ai 35 quintali, i quali devono deviare nella corsia a sinistra. Davanti a noi ci sono alcuni camper tedeschi e austriaci della nostra stazza, anche con le moto sul portapacchi, che s’immettono nella corsia delle auto a destra, e ci accodiamo a loro. Al casello del ponte paghiamo € 11 in contanti e proseguiamo sotto il diluvio (già, perchè, scendendo verso Innsbruck, il meteo cambia completamente) per altri 150 km fino in Germania, fermandoci a Irschenberg, 50 km prima di Monaco, per trascorrere la notte in un parcheggio con posti riservati ai camper, appena fuori dall’autostrada (in Wendling 13, Irschenberg - GPS: N47.829121, E011.904798). PS: in tarda serata verremo praticamente circondati dai TIR, che, però, con buon senso, ci lasciano libera l’uscita anteriore.



29/09/2024 (domenica): Irschenberg - Gera = 408 km

Percorsi 8 km a piedi

8°C ore 8; 15°C ore 14; 12°C ore 18; soleggiato

I paesaggi bavaresi sono sempre meravigliosi: prati verdissimi baciati dal sole, mucche al pascolo e cieli azzurri, che da subito rilassano e donano serenità. Impossibile essere di malumore qui.

Ci infiliamo nella A99 in direzione di Monaco e Norimberga, per poi deviare in A9 e prendere la via di Berlino. Traffico regolare e tranquillo.

Usciamo dall’autostrada 26 km prima di Gera e, nei dintorni dell’area camper scelta per la sosta notturna, seguiamo la segnaletica in loco (GPS: N50.858613, E012.092026). Tariffa € 18, doccia (codice 276), wc (codice 189) e camper service compresi; elettricità: € 1 per 1 kw. Per il pagamento, se gli uffici sono chiusi durante il week-end, si inseriscono i soldi in una busta, indicando il numero di targa, data e ora di arrivo, e poi si imbuca nella cassetta delle lettere nel Bureau a fianco. Oppure, come faremo noi domani, si paga direttamente in ufficio.



Accanto all’area camper corre una pista ciclabile, mentre, a poche decine di metri, attraversata la strada principale, c’è la fermata Pforten del tram (costo ticket: € 2,70 per singola corsa, valido 1 ora; € 9,70 il blocco di 4 biglietti); per il centro, il binario è quello su cui è posta la biglietteria automatica, linea 1 Zwotzen (Zwotzen è la direzione per il ritorno all’area camper) - Untermhaus (Untermhaus è la direzione per il centro), la quale porta in città in 4 fermate (Heinrichstrasse è la fermata vicina alla piazza del Municipio, mentre l’ultima è quella di un grande parcheggio (con sei posti riservati ai camper in Hofwiesenpark 1: tariffa € 3 per mezza giornata; si può pernottare (GPS: N50.881580, E012.072610), del capolinea Untermhaus, quartiere dove, tra l’altro, si trova l’Orangerie e un bellissimo parco, non lontano dallo Schloss Osterstein.

Il centro dista 3,2 km e si può raggiungere anche a piedi o in bici. Ormai sono le 16 e ci limitiamo a fare due passi sulla pista ciclopedonale. Cammina, cammina, in 40 minuti arriviamo nel Markt, la piazza principale. Come immaginavamo, i negozi sono chiusi e le vie deserte. Torneremo domani con il tram e visiteremo meglio questa città millenaria, ricca di oasi verdi, che si distende sulle rive del fiume Weisse Elster, in una lussureggiante cornice collinare. 

(link al sito del turismo di Gera: https://www.gera.de/tourismus-freizeit-kultur)





(link al sito della Pista ciclabile Elster-radweg di 238 km, che segue il fiume Weisse Elster: https://verliebtinhalle.de/en/location/elster-cycle-path)


(link al sito della Pista ciclabile delle sette città della Turingia di 230 km: https://www.thueringer-staedtekette.de/radweg)



30/09/2024 (lunedì): Gera - Saafeld = km 66 km

Percorsi 12 km a piedi

7°C ore 8; 14°C ore 14; 14°C ore 18; soleggiato / nuvoloso

Stamattina torniamo in centro con il tram. Scendiamo ancora in Heinrichstrasse (4^ fermata) e, come ieri, percorriamo la via pedonale fino al Markt, dove non passa inosservato lo splendico bovindo della farmacia comunale.

In fondo alla piazza, accanto al municipio rinascimentale, c’è l’Ufficio del Turismo. Chiediamo ai gentili impiegati la mappa della città e non perdiamo l’occasione per fare man bassa di materiale informativo dell’intero land della Turingia. Grazie, grazie!








Poi, saliamo alla Salvator kirche, alle spalle della quale vi è la sede del  Museo di Storia Naturale (Museum für Naturkunde), ospitato nella “Schreiberschen Haus”, sopravvissuta al grande incendio del 1780, nei cui sotterranei ("Geraer Höhler"), visitabili dal martedì alla domenica con ingressi fissati alle 11, alle 13 e alle 15, si sviluppa un labirinto di cantine che si estende sotto il centro storico. Nei secoli passati, i cittadini di Gera, come quelli di altre città tedesche, possessori di una casa, avevano diritto a produrre birra; nel XVII secolo, a Gera se ne producevano 1,4 milioni di litri all’anno. Nella zona non c’erano cantine adatte allo stoccaggio, quindi le realizzarono sottoterra. Nel corso dei secoli sono state create circa 200 grotte, le quali garantivano una temperatura di 12-13 gradi anche in estate. Con la fondazione dell’Impero tedesco, nel 1871, quel diritto venne meno e le grotte non furono più utilizzate fino alla Seconda Guerra mondiale, quando funsero da rifugio sotterraneo durante i raid aerei; recentemente sono state aperte alle visite guidate. 

Ieri siamo arrivati alle 16, fuori tempo, e oggi è chiuso. Pazienza!





Passando dalla Stazione Centrale (Hauptbahnnhof), raggiungiamo il curatissimo parco Hofwiesenpark e il quartiere Untermhaus (capolinea del nostro tram), con la casa natale del pittore Otto Dix (nel 1991, in occasione del suo centesimo compleanno, l’edificio storico è diventato un museo) e in alto, sulla collina Hainberg, quel che resta dello Schloss Osterstein, residenza dei feudatari di Gera nel Medioevo, e distrutto durante la Seconda guerra mondiale. Il mastio è utilizzato per mostre d'arte.










Volgendo le spalle al ponte e percorrendo il viale alberato dinnanzi a noi, in 300 metri arriviamo all’Orangerie (location per concerti e mostre, in particolare quella permanente dell'artista locale Otto Dix). Riposiamo qualche istante su una panchina del suo Kuchengarten,  osservando i giochi d’acqua di una bella fontana e gli imponenti alberi secolari del giardino. 




All’uscita destra laterale notiamo la pensilina della linea tramviaria 1 (Untermhaus-Zwotzen), e decidiamo di prendere il tram qui (3 fermate per il centro - Heinrichstrasse, in 4 minuti - e 4 fermate per Pforten e l’area camper, in 8 minuti; il tram passa ogni quarto d’ora ed ha a bordo una biglietteria automatica. 

Tornati all’area camper, pranziamo e approfittiamo del comodo Sani Station per fare Camper Service (si trova in fondo alla via, verso l’uscita/entrata).

Facciamo anche il pieno di gasolio ad un prezzo conveniente: € 1,47/l .


La prossima meta sarebbe l’Osterburg di Weida, ma parcheggiare qui è una mission impossible. Pazienza!

Seguiamo la B15 - B2 - B281 e in 60 km arriviamo a Saafeld. Sono le 15,15 e il cielo si è annuvolato; però l’aria non è gelida come ieri e si sta bene.

Il parcheggio per camper in Brucknerstraße 23 (GPS: N50.637254, E011.367534), è gratuito e dista 1,3 km dal centro.


In 15 minuti a piedi (uscendo dal parcheggio si gira a destra e si percorre tutta la Knochstrasse), arriviamo alla Obereretor, una delle quattro porte di accesso alla città fortificata, che da 1100 anni si affaccia sul fiume Saale con i suoi numerosi monumenti architettonici e artistici. 




Dalla Obererestrasse raggiungiamo la piazza del mercato, nella quale spicca il Municipio rinascimentale, arricchito da uno stupendo bovindo decorato. 






Facciamo il giro della piazza ed entriamo nella Blankenburger Strasse, il cui tracciato corrisponde a quello della vecchia strada imperiale; rappresenta tutt’oggi la via commerciale della città e conduce alla porta Blankenburgtor, situata nella parte settentrionale delle mura cittadine.



A metà strada visitiamo la gotica Johanneskirche e rimango incantata dal suo magnifico organo. 


Poco oltre incontriamo la Darrtor, dotata di una terrazza panoramica (purtroppo chiusa) e, infine, ecco l’ultima porta, la Saaltor, che aveva lo scopo di proteggere l'attraversamento del fiume sulla rotta commerciale verso Gera durante il XV secolo. Proseguendo a destra, concludiamo l’anello storico (Historischer Rundweg). 



Dalla Schwarmgasse ci portiamo sulla Saalstrasse, fiancheggiata da due antichi palazzi ben restaurati (Ehmaligestadt Apotheke e Hohnsches Haus). La via sbocca nella piazza del Municipio (Markt), all’angolo della quale notiamo un’altra farmacia: la Markt Apotheke, aperta nel 1681 e ospitata in un edifico risalente al 1180. 

Sono le 18 e sta iniziando a piovigginare. E’ ora di rintanarci al calduccio del nostro camper. 





(link alla pista ciclabile Saale-radweg di 409 km: https://www.saaleradweg.de/start/?no_cache=1)


PS: Un’area di sosta per camper è disponibile presso la Grotta delle Fate (Feengrotten), in Feengrottenweg 5 - Saalfeld/Saale (GPS: N50.634590, E011.339550), un ex miniera  di allume, riaperta nel 1914 per scopi turistici e termali.

La grotta si compone di tre camere e una di esse contiene il famoso “Regno delle Fate”, in cui stalagmiti e stalattiti si rilettono in una pozza d’acqua, creando una scenografia da fiaba. Il libro del Guinness dei primati ha riconosciuto alle Feengrotten il titolo di “grotta più colorata del mondo”.



01/10/2024 (martedì): Saafeld - Bad Blankenburg (7 km) - Rudolstadt (11 km) = totale km 18 km

Percorsi 10 km a piedi

12°C ore 8; 20°C ore 14; 15°C ore 18; nuvoloso / pioggia / aperture

Sono stata indecisa fino all’ultimo, ma poi ho pensato di dare a Bad Blankenburg una possibilità, nonostante le informazioni non mi ispirassero più di tanto. In fin dei conti è una deviazione di soli 3 km.

Il parcheggio (in Wirbacher Strasse 1 - GPS: N50.681690, E011.272670) è a circa 1 km dal centro. All’Ufficio del Turismo prendiamo la mappa del piccolo borgo e seguiamo le indicazioni per il Burg Greifenstein, che raggiungiamo, dopo 1,3 km di salita, lungo un sentiero nel bosco. Paghiamo € 3 cad. per vedere una quindicina di rapaci a riposo (in volo soltanto durante i week-end, pagando € 10,50 cad. per lo spettacolo) e per salire sulla torre del castello; la birreria purtroppo è chiusa, essendo il gestore malato. Ammirato il panorama dall’alto, torniamo sui nostri passi e al camper: in paese non c’è nulla, nemmeno una caffetteria.










In pochi minuti copriamo gli 11 km di distanza che ci separano da Rudolstadt e posteggiamo in un vasto parcheggio gratuito in Cumbacher Strasse 1, sulla riva del fiume e adiacente ad un immenso parco (GPS: N50.718111, E011.345667). 

In alternativa c’è un’area di sosta per camper in An den Katzenlöchern 4 (GPS: N50.719150, E011.36499), a 2 km dal centro.



Pranziamo con la pioggia che tamburella sul tetto del camper e alle 15, quando smette, andiamo in centro. 

Dopo aver attraversato il ponte sulla Saale e la B88, percorriamo un centinaio di metri sulla Ludwigstrasse e arriviamo all’area pedonale. L’attrazione principale della città è il castello di Heidecksburg, ex residenza reale, edificato in cima a un colle. Chiude alle 17 e abbiamo il tempo per vederlo. Salite varie rampe di scale, ci dirigiamo alla biglietteria (bisogna depositare borse e zaini in un armadietto del guardaroba, inserendo € 2 recuperabili al ritiro); la visita include la piccola sala delle porcellane al pianterreno e gli appartamenti principeschi al primo e secondo piano, nonchè un teatro rococò fantastico, oltre alla mostra permanente "Rococò in miniatura” (a fianco della biglietteria) e al Museo di Storia naturale, di modeste dimensioni, situato in un’altra ala del palazzo. Per trascorrere un pomeriggio uggioso, vale la pena spendere € 10 cad. (oltre € 3 per scattare foto con la macchina fotografica).




















Ridiscendiamo nel centro storico e camminiamo tra i bei palazzi cittadini, che appartennero alla nobiltà rurale, cui la corte reale affidava incarichi di ministri o di pubblica utilità. Nella piazza del mercato si fa notare il nuovo Municipio dall’aspetto rinascimentale, inaugurato nel 1912, dotato di torre e bovindo; nello stesso e nella dependance dell'ex albergo “Zum Löwen”, ha sede l’amministrazione comunale, mentre il vecchio Municipio, edificato in stile gotico nel 1524, ospita gli archivi della città e una storica biblioteca.





Prima di tornare al camper diamo un’occhiata al Rudolstädter Handwerkerhof; l’edificio risale al 1513 e divenne Monastero di San Bernardo nel 1759 per accogliere le nobildonne nubili. L’ambiente, danneggiato da un incendio, è stato ricostruito nel 1992 e, oggi, si può entrare nel pittoresco cortile per acquistare prodotti artigianali o ristorarsi nei locali che vi si affacciano. 




PS: nel parco di fronte al parcheggio (in Kleiner Damm 12, Rudolstadt), sono state allestite le “fattorie della Turingia”, considerate il più antico museo all'aperto della Germania; costituito da edifici risalenti al XVII e XVIII secolo, illustra, con mobili originali e oggetti di uso quotidiano, la vita rurale della Turingia. 



02/10/2024 (mercoledì): Rudolstadt - Weimar = km 39 

Percorsi 9 km a piedi

9°C ore 8; 15°C ore 15; 12°C ore 18; nuvoloso / pioggia

Prati, boschi, foreste, campi di girasoli ormai appassiti e saliscendi si susseguono lungo la B85 per Weimar






Il grande parcheggio in Mullerhartungstrasse n. 23 (GPS: N50.985412, E011.316345) è diviso in due: una parte riservata alle auto e una ai camper (v. frecce); tariffa: € 12 per 24 ore (il parchimetro accetta sia carte che monete); Sani Station per Camper Service e alcune colonnine per l’allaccio alla corrente (carico acqua ed elettricità a pagamento). 

A Weimar hanno vissuto e lavorato grandi intellettuali e artisti come Goethe, Schiller, Herder, Bach, Cranach, Liszt, Nietzsche, Kandinsky, ecc.

Il centro si trova a 800 metri di distanza (12 minuti a piedi; seguire la segnaletica per Altstadt). Arrivati all’edificio in mattoni rossi delle Poste, attraversiamo la strada e raggiungiamo la piazza del Teatro, al centro della quale troneggia il monumento a Goethe e Schiller. 



Le due celebrità cittadine guardano verso l’Haus der Weimarer Republik - Forum für Demokratie, una mostra (in tedesco/inglese), che fornisce una chiara panoramica di tutto ciò che accadde nella Germania politica dal 1912 al 1932, per capire come i nazisti siano arrivati al potere democraticamente. 

Accanto, sorge il Wittumspalais, tradotto letteralmente “il palazzo della vedova”, costruito nel 1767 e residenza della duchessa Anna Amalia, nipote del re Federico Guglielmo I di Prussia e madre di Carlo Augusto, granduca di Sassonia-Weimar-Eisenach (ai tempi di Goethe era il centro dell’attività letteraria della città).

Poi imbocchiamo la Schillerstrasse, un viale alberato con la casa-museo del poeta Friedrich Schiller. 



Giunti in fondo, svoltiamo a destra, pervenendo alla casa-museo di Johann Wolfgang Goethe, genio poliedrico e uno dei massimi esponenti della letteratura tedesca (ingresso € 13 cad.), in cui l’intellettuale abitò dal 1782 fino alla sua morte nel 1832; è ben conservata e gli arredi originari includono una biblioteca contenente circa 5.400 volumi. 



Tornati all’incrocio con la Schillerstrasse, la lasciamo alla nostra sinistra e proseguiamo per il Markt; nella grande piazza si fronteggiano il Rathaus, municipio neogotico, e il Lucas Cranach Haus, palazzo rinascimentale dimora del pittore Cranach, entrambi sorvegliati a vista da Nettuno, che dispensa acqua fresca da una bella fontana laterale. Nelle sale del Comune è esposta l'ex collezione d'arte dei Granduchi, con opere di Cranach, Rodin, Beckmann e Friedrich. Al primo piano sono in mostra sculture, arti e mestieri risalenti al 1800 e i tesori della dote di Maria Pavlovna, figlia dello Zar. 





Nel Markt ha sede l’Ufficio del Turismo, dove ci procuriamo la mappa della città. Quindi, procediamo verso il castello e la Platz d. Demokratie (con al centro la statua equestre del Granduca Carlo Augusto, grande amico di Goethe), delimitata a nord dal Conservatorio e ad ovest dal Palazzo del Verde, o Grünes Schloss in tedesco, da cui si accede alla preziosa biblioteca rococò della Duchessa Anna Amalia; di forma ovale e su tre livelli, ospita una delle più importanti collezioni della letteratura classica in Germania (i libri più antichi risalgono alla metà del 1500). 

La ragazza della biglietteria parla bene l’italiano e ci informa che per oggi le visite sono al completo, invitandoci a ritornare domani mattina presto. Infatti, solo un massimo di 290 persone al giorno vi possono entrare e la prenotazione è consigliata. 




Alle spalle di questo edificio si distende l’immenso parco An Der Ilm, sulla riva del fiume Ilm; è solcato da vari sentieri e uno di essi conduce al cottage con giardino usato da Goethe come rifugio. Niente di che, ma passeggiare nel verde è sempre rilassante. 





Infine, ripassando dal Markt e dalla piazza del Teatro, previa sosta in un caffè per uno spuntino con quello che pensavo fosse un dolce alle nocciole (ho letto nougat) e, invece, si è rivelato un trancio (freddo) di torta salata con cipolle (tremendo, con il caffè!), torniamo al parcheggio. Non appena entriamo nel camper, si scatena il diluvio. 


PS: attraverso il parco An der Ilm si può raggiungere:

1) con una passeggiata di un’ora verso nord-est, il palazzo Tiefurt, costruito nel 1765 e residenza estiva della duchessa Anna Amalia,

oppure, poco più a sud del rifugio di Goethe:

2) la Casa romana, costruita e affrescata tra il 1791 e il 1797, ex ritiro di Carlo Augusto, la quale ricorda un tempio antico; all’interno si può visitare il vestibolo, il salone blu e giallo, lo studio del duca e una mostra permanente sulla storia del Parco An der Ilm.


Curiosità

Le Thüringer Klösse

Le Thüringer Klösse sono palline formate da patate di due consistenze diverse: il centro è cremoso e morbido, mentre l’esterno è più compatto. Nel passato sostituivano il pane quando grano e farina scarseggiavano. Le si può assaggiare anche nei ristoranti di Weimar.


(link alla Pista ciclabile della Valle dell'Ilm di 123 km:

https://www.ilmtal-radweg.de/en/



03/10/2024 (giovedì): Weimar - Erfurt (km 25) - Bad Lagensalsa (km 41) = totale km 70 

Percorsi 4,5 + 4,5 = 9 km a piedi

9°C ore 8; 11°C ore 15; 11°C ore 18; nuvoloso / pioggia

Stamattina, alle 9,25, siamo davanti al portone d’ingresso della Biblioteca della duchessa Anna Amalia, che si apre puntualmente alle 9,30, e tra i primi della fila; ciò mi consentirà di fotografare la sala senza troppa folla (sebbene il commesso contingenti gli ingressi: un tot numero di persone entra e un tot esce, perchè la biblioteca è piccola).

Paghiamo € 8 cad. (senza il museo di non ricordo cosa - altri € 4) e, depositati zaino e ombrelli nell’armadietto, saliamo al primo piano, dove siamo invitati ad indossare delle enormi pantofole in feltro sopra le scarpe, come al castello di Rudolstadt, per non rovinare/sporcare il pavimento. Entriamo nella bianca sala barocca rivestita da libri antichi e approfitto dell’assenza di intrusi per scattare foto a raffica, dopodiché osservo meglio la meraviglia che mi circonda. 







La visita si conclude abbastanza velocemente e possiamo partire per Erfurt, capitale della Turingia, distante 25 km. 

La prima area camper è completa (GPS: N50.954296, E011.066970); il proprietario ci informa con dispiacere che è già tutto prenotato, essendo, oggi, giovedì 3 ottobre, festa nazionale in Germania e molti tedeschi saranno in vacanza fino a domenica. Combinazione, dal 26/09 al 06/10 anche a Erfurt, come a Monaco di Baviera, si tiene la festa della birra (Erfurter Oktoberfest). Ecco spiegato il movimento di camper e turisti in questi giorni. 

Proviamo ad inserire nel navigatore i dati della seconda area camper “Tor zur Stadt Erfurt” (“Porta della città di Erfurt”), distante 11 km da qui (GPS: N50.955847, E010.984062), vicino alla fiera, in località Messe (tram per il centro a 300 metri). La reception è chiusa per la pausa pranzo e attendiamo le 13. Chi ha prenotato può pagare ad una cassa automatica posta a lato dell’edificio (tariffa € 24,50 ed ogni comodità, ma corrente a pagamento - check out ore 12 del giorno successivo). Viene rilasciata una card per accedere alla piazzola e da caricare a piacere per usufruire dei vari servizi (lavatrici, ecc.). Ovviamente anch’essa è al completo. All’esterno c’è un grande parcheggio per i bus e alcuni posti per camper (€ 12 per 24 ore, da pagare sempre alla reception), tuttavia, l’addetta ci dice che non saranno disponibili fino a lunedì. Ci sono cartelli ovunque, con avviso di rimozione forzata per i camper parcheggiati fuori dagli stalli loro destinati. Di fianco c’è un altro parcheggio gratuito, con dei camper in sosta senza ticket sul parabrezza. Non sappiamo bene come funzioni e al momento c’è un cielo livido che, insieme al caos inevitabile della città, invita a fuggire altrove. 

Pertanto, cambio il programma. Considerato che le prossime località dell’itinerario sono meno turistiche e poco distanti, proseguiamo il viaggio, nella speranza di trovare più facilmente un parcheggio. 

Perciò, accantoniamo al momento Erfurt (ci torneremo tra qualche giorno) e ci dirigiamo a Bad Lagensalza. Il parcheggio per camper è quello di fronte (o quasi) alle terme (Friederiken Therme) in Breitscheidstrasse, 14 (GPS: N51.116605, E010.645091). E’ presente un Camper Service (carico acqua € 2 per 10 minuti) e delle colonnine per l’allaccio alla corrente (€ 2 per 10 ore); tariffa € 6 per il camper e € 2 per persona; wi-fi free. Si paga alla reception delle terme, 50 metri più avanti e si compila un modulo di registrazione, aiutati dall’impiegata, perchè solo in tedesco (viene consegnato un buono cad. di € 2 per eventuali trattamenti termali). Check-out ore 12 del giorno successivo (esporre ricevuta sul cruscotto).

Il centro non è lontano. Subito dopo le terme c’è l’ingresso all’orto botanico e, attraversata la strada, il giardino delle magnolie e quello  giapponese (quest’ultimo a pagamento: € 6 cad.) “Kofuku no niwa” ovvero il "Giardino della Felicità", comprendente specie arboree tipiche giapponesi, due pagode e un paesaggio di laghetti; in primavera, l'attrazione principale del giardino sono i fiori di ciliegio, in estate le azalee e in autunno gli aceri rossi. Avanzando, s’incontra il roseto, con più di 450 specie di rose. Purtroppo, con il cielo cupo e la mancanza di luce, la bellezza del luogo non risalta come dovrebbe. 






Alla fine del vialetto che collega tutte queste oasi sensoriali, notiamo la segnaletica per raggiungere le altre attrazioni del paese. Camminando tra belle case colorate, ben restaurate, arriviamo nella piazza del Municipio. Ci fermiamo in un bar per uno spuntino e da ultimo torniamo al camper. 














04/10/2024 (venerdì): Bad Lagensalsa - National Park Hainich (11 km) - Muhlhausen (27 km) = totale km 38 

Percorsi 4 + 2 + 4 = 10 km a piedi

9°C ore 8; 14°C ore 15; 13°C ore 18; nuvoloso / soleggiato

Dopo colazione torniamo in centro: il meteo sembra leggermente migliore di ieri, ma non mi illudo; infatti, nel giro di poco tempo il cielo torna a rabbuiarsi e inizia a piovigginare. Però, una passeggiata tra i giardini di Bad Lagensalza è l’ideale per cominciare bene la giornata. Stamattina vi includiamo anche l’'Arboretum, che ospita più di 130 specie e varietà di alberi qui piantate dai cittadini per commemorare nascite, matrimoni o anniversari. 




Più tardi partiamo per il Parco Nazionale di Hainich, distante 11 km. Il parcheggio per i camper è alle spalle di quello per le auto, sulla K515 (GPS: N51.080761, E010.518030); tariffa giornaliera € 6 per bus e camper, con lettura automatica della targa all’ingresso del parcheggio; quindi, si paga alla Cassa automatica (scegliere “lingua italiana” e inserire targa, previa selezione “formato italiano”) con carta o contanti (oppure si hanno 30 minuti per uscire senza pagare); in caso di mancato pagamento, viene comminata una sanzione di € 46. E’ vietata la sosta notturna. 

L’ingresso ai sentieri del parco è libero, mentre si paga (€ 12 cad. adulti o prezzi ridotti per minori e gruppi) per salire sul Baumkronenpfad, un "sentiero" di 540 metri sulla cima degli alberi (con ascensore per disabili) per vederli da un’altra prospettiva.






Il Parco Nazionale di Hainich protegge una foresta primordiale, selvaggia e incontaminata, abitata da specie rare come gatti selvatici, sette tipi di picchio e numerosi coleotteri. Sono presenti percorsi ciclabili ed escursionistici; noi scegliamo la “Wald Promenade”, di 1,2 km, ma ce ne sono anche di 20 o 30. Speravo in un clima migliore per poter fare qualche pedalata nella foresta, ma tant’è. 

Adesso, comunque, abbiamo un’idea del luogo e, se dovessimo ripassare da queste parti, sappiamo come organizzarci. 

Riusciamo ad evitare la pioggia, godendoci la passeggiata nel verde e, mentre usciamo dal parco, il cielo sembra addirittura aprirsi. 






Pranziamo qui e, infine, in 27 km, raggiungiamo Muhlhausen e il suo parcheggio per camper in Görmarstrasse, 37 (GPS: N51.210514, E010.463827), in centro; tariffa € 10 per 24 ore (si paga al parchimetro solo con moneta); corrente € 1 per 2 kw e carico acqua € 1 per 6 minuti. Pozzetto per scarico acque nere e grigie. 



Mühlhausen, ex città imperiale libera, è sfiorata dal fiume Unstrut e da una pista ciclabile di 190 km che affianca il corso d’acqua.


Link al sito web del turismo di Mühlhausen: 

https://www.muehlhausen.de/tourismus/sehenswuerdigkeiten/

(link al sito web della pista ciclabile del fiume Unstruthttps://www.unstrutradweg.de/) 


Del suo periodo di massimo splendore (dal XIII al XV secolo), sono rimasti: la cinta muraria interna con le torri di difesa, il fossato, il municipio, 11 chiese gotiche e numerose abitazioni.

Andiamo subito nel centro storico (chiuso al traffico), prendendo la via davanti al parcheggio; immediatamente notiamo che è differente da quelli visitati finora: non ha la solita grande piazza su cui affaccia il municipio, bensì un'ampia strada commerciale con stupendi palazzi di vari stili ed epoche, dalla quale si staccano vicoli lastricati, con belle case e angoli incantevoli. Giriamo in lungo e in largo, finchè le ombre della sera ci avvolgono e lo stomaco ci ricorda che è ora di cena.





















05/10/2024 (sabato): Mühlhausen - Creuzburg (32 km) - Smacalda (59 km) - Meiningen (25) = totale km 116

Percorsi 4 km a piedi

9°C ore 8; 14°C ore 16; nuvoloso / soleggiato / pioggia

Attraversata la foresta di Hainich, dopo una lunga discesa arriviamo a Creuzburg e parcheggiamo sulla riva del fiume Werra, nei pressi del ponte in pietra a sette arcate, in Eisenacher Strasse, 9 (GPS: N51.049847, E010.250929).

In paese c’è anche un piccolo campeggio in Am Trockenbagger 1 - Amt Creuzburg (GPS: N51.049550, E010.233350), ma noi ci fermiamo soltanto per scattare alcune fotografie.












Da Creuzburg passa la pista ciclabile della valle del Werra, che avevamo percorso per un tratto durante il nostro cicloviaggio a Capo Nord nel 2014. Inevitabilmente i ricordi riaffiorano alla mente mentre corriamo sulla B19 verso sud, una strada veloce a 2/3 corsie, tra i dolci rilievi del Rhön alla nostra destra e la Selva Turingia a sinistra.

Giunti ad Eisenach, decidiamo di visitare la fortezza di Wartburg il lunedì seguente, perchè durante il fine settimana, a quanto pare, è impossibile trovare un parcheggio libero.

Continuiamo, quindi, per Smacalda o Schmalkalden in tedesco (59 km da Creuzburg), previa sosta alla storica (1893) azienda dolciaria Viba (link al sito web: https://viba-schmalkalden.de/), lasciando il camper in un parcheggio sterrato all’incrocio tra Nougat-Allee e Auer Weg.

Di fronte a tante ghiottonerie è difficile non cedere alle tentazioni ed io che sono cioccolato-dipendente soccombo con piacere e assaggio una torta “Classic”, strepitosa già all’aspetto e, poi, pure al palato. 





Acquistate altre delizie allo spaccio, ci rechiamo nel centro di Smacalda. Parcheggiamo nel cortile di una birreria chiusa, in Am Alten Graben n. 11 (GPS: N50.726560, E010.452511), perchè l’area camper è un po’ distante dal paese (in Auer Weg 2 - GPS: N50.720444, E010.439922 - tariffa: € 10 da pagare presso Cassa automatica, con Camper Serivce (€ 3 per riempire 2 serbatoi d’acqua, quasi 200 litri); c’è inoltre un parcheggio gratuito per camper poco prima, nei pressi di quello riservato ai pullman.



Smacalda si trova sulla Strada delle case a graticcio tedesca (‘Deutsche Fachwerkstrasse”), la quale attraversa per 3.900 km tutta la Germania da nord a sud, collegando 100 città (link: https://www.deutsche-fachwerkstrasse.de/). In effetti, nel suo bellissimo centro storico le case a graticcio sono numerose e l’area pedonale permette di apprezzare meglio questa affascinante cittadina millenaria. Vie lastricate e silenziose confluiscono nella Altmarkt, una grande piazza delimitata a nord dalla chiesa di San Giorgio e ad ovest dal Municipio, sicuramente molto animata nelle belle giornate, perchè non mancano caffè e ristoranti con tavolini all’aperto. Ma non oggi, dato che il meteo è pessimo e il cielo cupo. Nonostante l’aria gelida, camminiamo a lungo e con piacere, tra splendidi edifici restaurati con cura. 









Scartiamo, però, la visita al castello rinascimentale di Wilhelmsburg, un po’ fuori mano, preferendo spostarci subito a Meiningen, ex residenza reale (25 km) e pernottare nel grande parcheggio in Werrastrasse, 1E (GPS: N50.573946, E010.412538), che dispone di  alcuni stalli per camper.



06/10/2024 (domenica): Meiningen - Eisenach / Wartburg = 52 km 

6°C ore 8; 13°C ore 16; 12°C ore 18; soleggiato

Percorsi 5+5 = totale 10 km a piedi

Alle spalle del parcheggio, una stradella sterrata ci conduce, in 5 minuti - superando il Bogenbrücke, ponte in ferro ricoperto di lucchetti colorati sul fiume Werra - nel parco del castello di Elisabethenburg, edificio bianco e dalla forma semi-circolare. 







Percorrendo il viale di fronte, perveniamo alla Georgstrasse, via pedonale e commerciale. Pochi passi a sinistra per dare uno sguardo all’antica Henneberger Haus dalla bella facciata in legno, costruita nel 1894 utilizzando parti di un ex monastero (oggi trasformata in locanda), e poi torniamo a percorrere la via pedonale nel senso opposto, fino al Markt, la piazza del mercato. 









Nella Marktgasse, che si stacca alla nostra destra, scorgiamo un palazzo dal maestoso bovindo in legno intagliato; si tratta della Schlund Haus, ex casa “Zum Stern” risalente al 1597, anch’essa trasformata in hotel, e testimonia la ricchezza della borghesia a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.




Nella piazza, invece, ci sono bancarelle, giostre per bambini, chioschi di fast food e una marea di gente. E’ una cosa insolita: le città tedesche sono generalmente deserte la domenica, soprattutto al mattino. Ci allontaniamo dal caos e, portandoci alle spalle della chiesa, costeggiamo un piccolo corso d’acqua, sbucando in faccia alla Henneberger Haus. 

Svoltando a destra, entriamo nel parco in stile inglese, risalente al 1782, con imponenti alberi, fontane e rovine artificiali, che si specchiano nell'acqua dello stagno; ci godiamo la tranquillità del luogo quanto basta, prima di avviarci al parcheggio. 





A Meiningen, inizia la Pista ciclabile Main-Werra; collega i due fiumi (Main e Werra) in 140 km (120 asfalto, 20 acciottolato) e termina a Würzburg.

(link alla pista ciclabile: https://www.werratal.de/werratal_touren/main-werra-radweg/)


Dopo pranzo riprendiamo la direzione di Eisenach (52 km), ma, al bivio per Smacalda, giriamo a destra, con l’idea di esplorare le strade all’interno della Selva Turingia, in attesa che il parcheggio a Eisenach si liberi dalle auto dei gitanti domenicali. Le cose, purtroppo, non vanno come vorremmo, perchè a Hohlebord il navigatore ci segnala un limite di 2,5 km di altezza e siamo costretti a fare marcia indietro.

Lungo la strada, a Weidebrunn, Marco scambia un museo della tecnologia (Hochofenmuseum Neue Hütte) per un birrificio e decide di fermarsi per visitarlo (€ 5 cad.). Io lo seguo un po’ distrattamente e, quando ci rendiamo conto dell’errore, siamo già all’interno dello stesso. Vabbè, tutto sommato è stato interessante  vedere un altoforno risalente al 1835 e ripercorrere, nell’annesso capannone, la storia della produzione della ghisa nonchè della sua trasformazione in acciaio per realizzare utensili di vario genere.









E, finalmente, alle 16 arriviamo al parcheggio alle porte di Eisenach, in Mariental n. 24 (GPS: N50.962553, E010.315849), dove partono i sentieri delle varie escursioni. Nella zona riservata ai camper ci sono alcuni posti liberi. Paghiamo € 14 per 24 ore (€ 10 per 12 ore), avendo intenzione di pernottare qui, in quanto domani vorremmo fare una passeggiata a piedi alla Drachenschlucht (Gola del Drago); percorso: Mariental-Drachenschlucht-Warburg-Mariental, di 8 km.



In alternativa, in città c’è un’area di sosta per camper in Karl-Marx-Straße 40 - Eisenach (GPS: N50.978930, E010.323650) e da lì si può prendere l’autobus.

Essendo presto, decidiamo di salire al Wartburg, un massiccio complesso fortificato risalente a circa 900 anni fa, arroccato su un ripido pendio roccioso appena fuori città, a dominio della foresta che lo circonda. E’ il luogo in cui Martin Lutero, padre della Riforma protestante, nel 1521, sotto la custodia del principe elettore di Sassonia Federico il Saggio, si rifugiò per dieci mesi, dopo essere stato scomunicato per eresia dal Papa Leone X, approfittandone per tradurre il Nuovo Testamento in tedesco dall’originario greco. 

Per raggiungerlo, dovremo camminare per 2,3 km (40 minuti per l’andata e 30 per il ritorno). Un bel sentiero alle spalle del parcheggio costeggia la strada principale; lo prendiamo e ci dirigiamo a sinistra, passando accanto ad un piccolo stagno; all’incrocio successivo, inizia la salita. Poco avanti, lasciamo l’asfalto e c’inoltriamo nel bosco, seguendo un sentiero alla nostra destra. Dopo 15-20 minuti, riattraversiamo la strada e continuiamo a salire, finchè sbuchiamo sotto il castello; il contesto in cui è inserito è davvero scenografico. Visitiamo liberamente il cortile interno, saliamo i 107 gradini di una torre per ammirare il panorama a 360°, facciamo il giro esterno delle mura e, quando il sole sta per tramontare, prima che le tenebre avvolgano il bosco, rientriamo.















P.S.: Il Rennsteig è il più antico sentiero escursionistico tedesco e si snoda per 169 km lungo la Selva Turingia, da Hörschel, a nord-ovest di Eisenach, fino a Blankenstein;  lo si può percorrere anche in bici, ma il grado di difficoltà è medio-difficile e presenta 120 km di sterrati forestali.


(link al sito web: https://www.thueringer-wald.com/en/rennsteig)



Da Wartburg passa altresì la Pista ciclabile Herkules-Wartburg di 130 km (link al sito web:

https://www.eisenach.info/en/aktiv-und-sport/radfahren/herkules-wartburg-radweg)



07/10/2024 (lunedì): Eisenach - Gotha = 39 km 

Percorsi 8+3 = totale 11 km a piedi

10°C ore 8; 13°C ore 14; 15°C ore 18; pioggia / molto nuvoloso

Secondo le previsioni meteo doveva essere una giornata discreta e, invece, ci svegliamo con il crepitìo della pioggia che batte sul tetto del camper. Ormai era in programma l’escursione alla Gola del Drago e Gola del Drago sia. Indossiamo giacche impermeabili e scarponcini, proteggo la macchina fotografica con un sacchetto di plastica e via, alle 10 si parte.

Imbocchiamo la solita stradina sterrata alle spalle del parcheggio, dirigendoci dalla parte opposta a quella per il Wartburg, lungo la Mariental, e in 1 km raggiungiamo l’ingresso alla Drachenschlucht





Il sentiero è molto suggestivo e segue il corso di un torrente che ha scavato, nei millenni, una strettissima gola tra le rocce (68 cm la larghezza minima) lunga circa 200 metri, in gran parte rivestita di muschio. Il torrente non si vede, essendo coperto dalla grata su cui si cammina, però si sente il fragore dell’acqua sotto i piedi. Adesso non c’è quasi nessuno, ma immagino le centinaia di gitanti, visti ieri, in questa fenditura tra le rocce; intere famiglie con bambini, passeggini e cani, avanzare lentamente come in processione.










Alla fine della gola il sentiero prosegue per l’Hohe Sonne (Sole Alto), punto di partenza per ulteriori escursioni come quella del Rundwanderderweges “Die  schönen Unbekannten" (Sentiero circolare “Le belle sconosciute” e, molto probabilmente, consente di tornare al punto di partenza per altra via, quando il passaggio nella Drachenschlucht è intasato dalle persone. Noi facciamo dietro front, perchè all’ingresso avevamo visto la segnaletica dell’itinerario che ci guiderà alla Elfengrotte e al castello di Wartburg in 3,5 km. Dopo il tratto iniziale nella foresta in forte pendenza, poi procediamo quasi in piano verso la Grotta degli Elfi, la quale si rivela trattarsi di un’alta parete rocciosa a semicerchio, racchiudente una piccola radura. 





Avvicinandoci al castello, riprendiamo a salire con più decisione, fino a giungere ai suoi piedi (si può seguire la segnaletica del sentiero n. 2 o della Lutherweg). Dalla gola al castello impieghiamo circa un’ora. Scatto qualche foto al maestoso maniero, prima che scompaia inghiottito dalla nebbia in rapida ascesa dal fondovalle. Con gli ultimi 2,3 km per arrivare al parcheggio, concludiamo un giro ad anello di 8 km. Valeva la pena, anche con la pioggia.








Prossima destinazione: Gotha, ex città reale, un tempo nota come "città giardino", distante 39 km.

Il primo tentativo nel parcheggio gratuito per 3 camper in Parkallee 1A - Gotha (GPS: N50.944040, E010.709640), nei pressi del castello, fallisce: è già occupato.

Il secondo tentativo nel parcheggio gratuito per 6 camper in Brückenstraße - Gotthardstraße 14 - Gotha (GPS: N50.949952, E010.712476), vicino al centro, fortunatamente, va a buon fine: ci sono ancora tre posti liberi.

Andiamo al Rewe a piedi per fare la spesa (quasi 3 km tra andata e ritorno) e per oggi basta così.



08/10/2024 (martedì): Gotha - Erfurt = 27 km 

Percorsi 5+5 = totale 10 km a piedi

11°C ore 8; 21°C ore 14; 17°C ore 18; sole / molto nuvoloso / pioggia

Data la nostra posizione, la visita di Gotha può iniziare sia da Arnoldiplatz (quasi dirimpetto a noi e seguendo la freccia per “Innestadt”), che dall’Orangerie. Scegliamo quest’ultima e, usciti dal parcheggio, ci dirigiamo a sinistra.

Nel giardino dell’Orangerie, ben curato e fiorito, si accede attraverso un bel cancello in ferro battuto. 







Qui, la segnaletica ci indica la via per il parco all’inglese, vasto e dagli alberi secolari, che si specchiano nelle tranquille acque di due laghetti artificiali. 





Torniamo sui nostri passi e proseguiamo lungo il viale alberato di fronte al Museo Ducale (link al sito web: https://www.stiftung-friedenstein.de/herzogliches-museum), ritrovandoci in pochi minuti davanti allo Schloss Friedenstein, palazzo rinascimentale appartenuto ai duchi di Sassonia-Coburgo e Gotha. Il castello sorge su una collinetta alta 311 metri e non fu mai distrutto; dunque, è uno dei monumenti architettonici meglio conservati del primo barocco. Negli appartamenti ducali, eccezionalmente arredati e rimasti sostanzialmente invariati fino ai giorni nostri, soggiornarono anche Goethe, Voltaire, Federico il Grande e Napoleone. Però, attualmente il palazzo è in fase di ristrutturazione.








Pertanto, attraversiamo il cortile interno e usciamo dalla porta opposta, dove una serie di fontane terrazzate ci accompagna nella discesa verso la piazza, pedonale e di forma allungata, nella quale troneggia l’edificio rosso fuoco del Municipio. In fondo alla piazza svoltiamo a destra e percorriamo la via commerciale, che termina nell’Arnoldiplatz (con la statua di Ernst Wilhelm Arnoldi, il padre dell’assicurazione tedesca), nei pressi del nostro parcheggio. 














E’ presto e, approfittando della bella giornata soleggiata, partiamo immediatamente per Erfurt (27 km), capoluogo e centro più popoloso della Turingia (213.000 abitanti), la cui visita era rimasta in sospeso.

Decidiamo di usufruire del parcheggio adocchiato in precedenza - in Gothaer Strasse a Schnira, frazione di Erfurt (GPS: N50.957350, E010.981324), non quello dell’area camper, ma in fondo a sinistra, gratuito, in cui già stazionano altri camper - e andiamo subito alla fermata del tram, distante 2-300 metri. E’ il terminal (P+R Messe) della linea 2 (P+R Messe-Wiesenhügel).

Alla biglietteria automatica scegliamo l’opzione 4 tickets a € 9,70 (selezionare: 4 carte e OK nella prima schermata; 1 carte e OK nella seconda schermata; poi si paga e si ricevono 2 biglietti, ognuno valido per 2 corse di un’ora cad.), mentre il singolo costa € 2,70. 

In 7 fermate e 13 minuti siamo nella Domplatz; sfortunatamente stanno smantellando tutto l’ambaradam installato per l’Oktoberfest, lunapark compreso, e la piazza è invasa da gru, furgoni, TIR, ecc. Addio foto!

Saliamo una lunga scalinata e visitiamo d’emblée i due luoghi di culto medievali: St. Marien Dom, dal bellissimo altare, e St. Severikirche, con un organo riccamente decorato. 




Ridiscesi nella piazza, c’incamminiamo verso la Fischmarkt (piazza dei pescatori), che abbonda di edifici stupendi, tra cui la Gildehaus con raffigurazioni delle virtù, il municipio neogotico, la Kunsthalle Haus, uno spazio espositivo ospitato nella “Haus num Roten Ochsen” (la casa del bue rosso), l’Haus zum Breiten Herd, in stile rinascimentale, ecc. 





La segnaletica è capillare e aiuta ad orientarsi. Puntiamo dritto al Krämerbrücke (Ponte dei Mercanti, eretto nel 1325 a cavallo del fiume Gera e fiancheggiato da case a graticcio), in quanto, nel frattempo, il cielo si è annuvolato e sta iniziando a piovigginare. Ci affrettiamo a scattare alcune foto a quello che è il simbolo della città, malgrado la pessima luce. 









Quando la pioggia si fa più copiosa, ci rifugiamo in un bar, dove non perdo l’occasione per assaggiare una delle tante, goduriose torte tedesche: stavolta ne scelgo una con cioccolato amaro e marmellata di ciliegie. Attendiamo fiduciosi un’attenuazione della perturbazione, che però non arriva. Ci ributtiamo in strada e ci rechiamo alla Cittadella Petersberg, eretta sulla cima di un colle a lato della Domplatz. Salita una serie di scale, un ascensore di vetro ci innalza ulteriormente sulle fortificazioni. Il panorama è fantastico; tuttavia non riesco a fotografare nulla, perchè grondiamo acqua da tutte le parti. Non immaginavamo un cambiamento così repentino del meteo e abbiamo lasciato gli ombrelli nel camper. Per fortuna, almeno io ho una giacca impermeabile con cappuccio. Torniamo nella Domplatz proprio nel momento in cui arriva il nostro tram, che prendiamo al volo e in 13 minuti siamo al capolinea P+R Messe. Oggi è andata così. Se domani il meteo sarà più clemente, faremo di nuovo un salto in centro. Erfurt è una grande città, ma con il tram ci si sposta facilmente e velocemente da un quartiere all’altro.

Per ora trascorreremo la notte qui, insieme a tre camper tedeschi parcheggiati davanti a noi.



09/10/2024 (mercoledì): Erfurt - Coburgo = 115 km 

Percorsi a piedi 7 km a Erfurt + 6 a Coburg = totale 13 km

11°C ore 8; 21°C ore 14; 18°C ore 18; sole / pioggia / molto nuvoloso

Stamattina, visto il bel tempo, torniamo in centro per scattare delle foto più luminose rispetto a quelle di ieri, specialmente alla Domplatz, in parte sgomberata dalle strutture dell’Oktoberfest, e alla Cittadella Petersberg.












Ricalchiamo più o meno le medesime strade e fotografiamo le stesse attrazioni, con l’aggiunta della fontana raffigurante i Musicanti di Brema al n. 15 di Grosse Arche (un vicolo a sud della Domplatz), l’Hirschgarten, su cui affaccia l’edificio  bianco e rosso della Cancelleria di Stato, purtroppo ricoperto da impalcature, e il quartiere Anger, percorrendone l’animata via commerciale, ricca di edifici dai differenti stili architettonici, fino al curvileneo palazzo delle Poste in mattoni rossi. 

























Anche qui passa il tram della linea 2 e decidiamo di prenderlo al ritorno: 2 fermate per la Domplatz e 7 per il nostro capolinea P+R Messe. In meno di 20 minuti siamo al camper. Facciamo Camper Service (di fronte al parcheggio dei bus) e partiamo per Coburg, in Baviera, dando così inizio al nostro rientro in Italia. Ci infiliamo nella A4 e poi nella A73, superando due brevi gallerie, due lunghi tunnel (8 e 3 km) e viadotti, che tagliano in mezzo a lussureggianti foreste.

Prima di recarci all’area camper, effettuiamo una sosta presso un supermercato delle bevande (si chiamano Getränkemarkt), per acquistare della birra  da portare a casa.

Quindi, andiamo al parcheggio già usato nel 2021. Ci appare rinnovato, seppur non ultimato: adesso è chiuso da una sbarra con lettura automatica della targa. Ci posizioniamo davanti col mezzo, ma probabilmente la telecamera non legge il formato italiano e non succede nulla. Un passante, vedendo la nostra difficoltà, citofona all’operatore e gli spiega la situazione in tedesco, affinchè provveda a farci entrare (cosa che si ripeterà domani all’uscita).

Una volta parcheggiati, andiamo alla cassa automatica, situata nei pressi dell’uscita, per pagare (€ 4 al giorno o un tot per alcune ore, non ricordo quanto). Si deve digitare il numero di targa sul display, premere il tasto verde “Suchen” (ovvero “cercare”) e poi pagare per il tempo desiderato (max 48 ore). Continuare premendo il tasto verde per ricevere il ticket. Nuovamente abbiamo apprezzato la gentilezza dei tedeschi chiamati in nostro soccorso, essendo le istruzioni solo nella loro lingua.

Nel frattempo il cielo si è annuvolato e adesso piove. Desideravo vedere il castello “dimenticato” nel viaggio in Baviera del 2021 (anche all’epoca pioveva), ma non c’è verso. 

Inaspettatamente, alle 17,15 la pioggia cessa e usciamo di corsa. La segnaletica dice che il Veste Coburg dista soltanto 1,6 km. Dovremmo riuscire a visitarlo almeno all’esterno. Arrivati alla Ketschentor, svoltiamo a destra e, in fondo alla via, a sinistra, ritrovandoci poco dopo nella Schlossplatz. Saliamo una rampa di scale e ci infiliamo nel sentiero che s’inoltra in un parco meraviglioso. Quando arriviamo al castello sono le 18 e non c’è nessun altro oltre a noi. Data l’ora tarda, facciamo un giro veloce, scongiurando il pericolo di essere chiusi dentro la fortificazione per errore. Ridiscendiamo in centro che è ormai l’imbrunire; i monumenti sono illuminati e l’atmosfera suggestiva. Ed è anche ora di cena. 















10/10/2024 (giovedì): Coburg - Irschenberg = 327 km 

11°C ore 8; 17°C ore 15; nuvoloso

Riprendiamo la discesa verso l’Italia, percorrendo: A73 - A9  - A99 - A8. Il traffico è regolare e viaggiamo tranquilli, a velocità da crociera, pernottando, come all’andata, a Irschenberg (in Wendling 13 - GPS: N47.829121, E011.904798), prima del confine con l’Austria.



11/10/2024 (venerdì): Irschenberg - Grumello del Monte = 448 km 

10°C ore 8; 25°C ore 14; sole in Germania, pioggia in Austria, sole e caldo in Italia

Ci accingiamo a lasciare la Germania (A8 - A98) per entrare in Austria  (A12 - A13).

Acquistiamo la vignetta al confine (€ 11,50) e paghiamo il pedaggio al Ponte Europa (€ 11) e, come all’andata, seguiamo la corsia per auto e gli altri camper che ci precedono, mentre i TIR si infilano in quella per la pesa e attendono pazientemente in fila il loro turno.

Scendiamo dal Passo del Brennero sulla A22, ormai in Italia. 

111 km prima di arrivare a casa, subito dopo l’uscita di Ala-Avio, ci fermiamo in Autogrill per svuotare le acque nere e grigie.

Da ultimo, prendiamo la A4 fino a Grumello. E’ una splendida giornata e Marco, che di regola non si abbandona ai sentimentalismi, ad un certo punto mi sorprende dicendo con un sorriso: “Avevo dimenticato quanto fosse bello il cielo limpido e azzurro”.




PRECEDENTI DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER IN GERMANIA:









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