Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

venerdì 17 novembre 2023

BERLINO in camper (Germania, maggio 2023)


(sito web:https://www.berlin.de/)


Berlino è stata una tappa del nostro viaggio nel Brandeburgo del 2023 (link al diario: Brandeburgo e Berlino in camper).


28/05/2023 (domenica): alle 19 arriviamo all’area camper Reisemobil-Zentrum Berlin in Waidmannsluster Damm 12/14 - Berlin (quartiere Tegel) - GPS: N52.595080, E013.288910) (tariffa: € 32 al giorno, tutto incluso, 110 posti, annuale, nuova gestione, ceck-out ore 10 (sito web: https://www.reisemobil-zentrum-berlin.de/)al di fuori della Umweltzone o zona di tutela ambientale, per entrare nella quale bisogna munirsi del bollino verde (v. sotto).

Occupiamo l’ultimo posto libero e paghiamo per 2 notti € 64.

Tanti anni fa, invece, abbiamo soggiornato qui: https://wohnmobiloase.com/, al limite della Umweltzone, ma esclusa dalla stessa (per maggiori info: https://www.visitberlin.de/it/umweltzone-zona-di-tutela-ambientale-berlin



29/05/2023 (lunedì): Berlino - 27 km a piedi

17°C ore 8 (sole, caldo)


Berlino è una metropoli, ricca di musei e di edifici moderni alternati a quelli del periodo imperiale prussiano. Con la riunificazione del 1989, Berlino è rinata e negli ultimi 30 anni è diventata un’ambita meta di viaggio.

In parte l’avevamo visitata insieme ai nostri figli nel 2010, ma, già che eravamo in zona, sarebbe stato un peccato non cogliere l'occasione per vedere il resto.

L'addetta alla reception dell'area camper, consegnandoci una mappa della città, ci spiega come raggiungere la metro. Usciti dal cancello sul retro, svoltiamo a destra e, più avanti, a sinistra, per immetterci nella pista ciclopedonale; la percorriamo fino al deposito bici e, quindi, deviamo a destra verso il passaggio a livello, ma non lo superiamo. Poco prima, attraversata la strada, imbocchiamo una stradina sterrata. In fondo vediamo la grande “S” della metro di superficie (la “U”, invece, sta per “Underground” ed è la metro sotterranea). La linea diretta e di color verde  che ci porterà nel centro di Berlino è la “S25”: Hennigsdorf / Teltow. 

Impieghiamo 15 minuti per coprire i 2 km che separano l’area camper dalla Metro “S” e 30 minuti (12 fermate) per arrivare alla BrandeburgerTor. La nostra fermata di partenza è quella di Tegel (un quartiere di Berlino), quella di arrivo BrandeburgerTor, ma si può scendere anche prima; dipende da dove si vuole iniziare la visita. Il biglietto per la corsa singola costa € 3,20, quello per 4 corse € 10; selezioniamo quest’ultima opzione alla cassa automatica e paghiamo con bancomat.

Uscendo dalla metro, sbuchiamo sullo storico viale alberato Under den Linden (letteralmente “sotto i tigli”), che si estende per circa 1.400 metri dalla Pariser Platz, di fronte alla Porta di Brandeburgo, al Lustgarten. L’ampia area centrale e pedonale, racchiusa tra le due corsie aperte al traffico, è stata per secoli un luogo di ritrovo dei cittadini.

Oggi è il lunedì di Pentecoste, festa nazionale e, come ogni giorno festivo, i berlinesi sono andati fuori città, magari approfittando del lungo week-end. Le strade sono deserte e gran parte delle attività commerciali chiuse.

Destreggiandoci tra una fiumana di turisti, prendiamo la direzione della maestosa Porta di Brandeburgo, emblema della città, costruita sul lato occidentale della Pariser PlatzLa Porta, commissionata dal re Frederico Guglielmo II di Prussia nel 1791 in segno di pace, è sormontata da una quadriga in bronzo. La scultura rappresenta un cocchio a due ruote trainato da quattro cavalli e in origine era guidato da Eirene, dea greca della pace. In seguito furono apportate delle modifiche e la figura femminile nella quadriga, che sorregge un’aquila posata su una croce prussiana, venne sostituita con Victoria, dea della vittoria.




Al di là della Porta si estende il Tiergarten, polmone verde nel cuore della città, che lambisce il Reichstag (il Parlamento tedesco), con la sua enorme cupola di vetro (sito web: https://www.bundestag.de/it/besuch/kuppel-inhalt-582782), sulla quale si può salire gratuitamente per ammirare il panorama dall’alto (è accessibile solo previa registrazione e prenotazione online: sito web  Prenotazione). Purtroppo l’edificio è un po' nascosto dalle impalcature, ma conservo una foto ricordo della precedente visita.



Attraversiamo a piedi tre quarti del Tiergarten fino alla Siegessäule o Colonna della Vittoria, altissima e svettante in fondo alla Bundesstrasse, il lungo viale che collega la Porta di Brandeburgo a questo monumento, eretto per celebrare le vittorie prussiane contro Danimarca, Francia e Austria. Sulla sommità è stata posta la scultura dorata della dea Vittoria, sotto la quale si trova una piattaforma panoramica. La fatica di salire i 285 gradini è ricompensata da una splendida vista della città.




Da qui raggiungiamo la sponda del fiume Sprea e, percorrendo una bella pista ciclopedonale, arriviamo alla stazione di Berlino














Ignoriamo il Pergamonmuseum (sito web: https://www.smb.museum/en/museums-institutions/pergamonmuseum/home/), per averlo già visitato la volta scorsa; tra le opere più interessanti ci sono: l'Altare di Zeus, che sorgeva su una terrazza dell'acropoli di Pergamo; la straordinaria Porta turchese di Ishtar, da cui si entrava nella strada principale di Babilonia (l'antica capitale della Mesopotamia), detta via delle Processioni, con due file di leoni ai lati;  la monumentale Porta del mercato di Mileto. Fortunatamente, all’epoca non c’erano sale chiuse per restauro come adesso (l’edificio centrale con l’altare di Pergamo e l’ala nord non riapriranno prima del 2027 mentre la riapertura totale del museo è prevista addirittura per il 2037).






Pertanto, proseguiamo sulla Friedrichstrasse e raggiungiamo il  Checkpoint Charlie ossia “posto di controllo C” (all’incrocio con la Zimmerstrasse). E’ un sito storico, che serve a ricordare il passato di divisione della città. Il più noto punto di frontiera di Berlino ai tempi della guerra fredda, tra il settore est controllato dai sovietici e quello ovest controllato dagli americani, fu istituito nel 1961 per consentire l’attraversamento delle due metà della città ai diplomatici, ai giornalisti e ai visitatori stranieri, autorizzati con visti giornalieri ad accedere a Berlino Est. Venne rimosso nel 1989 dopo la riunificazione della Germania e nel 2000 la guardiola di legno originale (che oggi si trova nell'Alliierten Museum) è stata sostituita con una copia. In breve tempo è diventato un luogo di grande richiamo turistico e le persone si accalcano per farsi immortalare con il gabbiotto alle spalle. 



Per trovare il famoso “muro” con i graffiti ci affidiamo al navigatore del cellulare. Camminiamo a lungo e, poco prima di arrivare a destinazione, attraversiamo l’Oberbaumbrücke, un bellissimo ponte neogotico in mattoni a sette campate, dotato di due torri alte 34 metri. E’ composto da due livelli: al livello inferiore passa la strada, a quello superiore corrono le linee U1 e U3 della metro. Nel 1945 Hitler lo fece saltare per ostacolare l’avanzata delle truppe sovietiche e dal 1961 al 1989 è stato un “passaggio di confine” pedonale tra Berlino Est e Berlino Ovest. 



Sotto il ponte scorre il fiume Sprea, sui cui argini, alle spalle del “muro”, la gente si rilassa. Appena superato il ponte e aver svoltato a sinistra, infatti, ci troviamo davanti i famosi murales della East Side Gallerie (in Mühlenstrasse, fermata metro: Warschauer Strasse, nel quartiere Friederichshain), la più estesa galleria d’arte all’aperto esistente sulla Terra, dichiarata patrimonio dell'umanità  dall’UNESCO. I murales, dipinti su una sezione di muro lunga 1,3 km da artisti provenienti da tutto il mondo, sono 106 (i più noti: il bacio fra Erich Honecker e Leonid Il'ič Brežnev e la Trabant che sfonda il muro). 







Costeggiamo il muro e, poi, procediamo ancora per una manciata di chilometri fino ad Alexanderplatz, il cuore della città e una delle piazze più famose di Berlino. Durante la Seconda guerra mondiale fu completamente rasa al suolo e, in fase di ricostruzione, venne realizzata un’isola urbana pedonale, con strade a quattro corsie che le passano ai lati. E’ dominata dall’antenna radio-televisiva (Fernsehturm) alta 368 metri, costruita nel dopoguerra; la sfera d’acciaio alla sua sommità contiene al suo interno un ristorante. 



Nella parte inferiore della piazza spiccano il Municipio, in mattoni rossi, e la Marienkirche. Tra i due edifici s’innalza la monumentale Fontana di Nettuno (Neptunbrunnen): un trionfo di acqua e di sculture.





Qui vicino c’è il caratteristico Nikolaiviertel (quartiere di San Nicola), con l’omonima chiesa dal doppio campanile. E’ sempre un piacere passeggiare lungo i suoi vicoli lastricati, tra casette color pastello e localini tipici.






Guardo le ombre allungate della sera e mi rendo conto che è abbastanza tardi. E’ ora di avvicinarci alla fermata della metro in cui siamo scesi stamani.

Oltrepassando il ponte sulla Sprea, approdiamo sulla Museumsinsel (Isola dei Musei), dove si trovano i più antichi e importanti musei della città: l’Altes Museum (ingresso a partire da € 10), costruito nel 1830 per ospitare i gioielli della Corona e altri tesori reali. Vi è poi il Neues Museum (a partire da € 14), con una ricca collezione di arte egizia e preistorica, seguito dalla Alte Nationalgalerie (a partire da € 10) e dal Pergamon Museum (a partire da € 13), con i suoi spettacolari edifici storici delle Civiltà mediorientali. Nell’angolo settentrionale dell’isola c’è il Bode-Museum (a partire da € 10), sede di una delle più belle collezioni di sculture e arte bizantina. I bambini/ragazzi di età inferiore ai 18 anni entrano gratis. Tutti i musei aprono alle 10 e chiudono alle 18. Sono chiusi la vigilia di Natale, ma aperti il giorno di Natale, mentre il 31 dicembre il Pergamon e il Neues Museum sono aperti dalle 10 alle 14. 



Passiamo davanti al castello e osserviamo da lontano il Duomo, in fase di ristrutturazione. 




Ripercorriamo il Viale dei Tigli (Unter den Linden), sul quale affacciano antichi palazzi, tra cui quello dove è ospitato il Deutsches Historisches Museum (chiuso fino al 2025 per ristrutturazione), che offre una panoramica della storia tedesca, e il Teatro dell’Opera




Trovata una pizzeria italiana, ne approfittiamo per cenare e riposarci. Il sole è gia tramontato quando riprendiamo la metro S25 per tornare all’area camper. Non posso credere di aver camminato per 27 km. L’entusiasmo mi ha fatto dimenticare la stanchezza, la quale si farà sentire senz’altro domani. Ma che giornata meravigliosa abbiamo trascorso!


Per una visita personalizzata e più approfondita di Berlino, sia a piedi che in bici, potete contattare il personale italiano di Berlin Kombinat tours (sito web: https://www.berlin-kombinat.com/).



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