Che bello pedalare in mezzo agli ulivi! |
Lo squillante saluto di Bruno, sopraggiunto nel frattempo, mi distoglie all'improvviso dai miei pensieri. Che piacere sentire una voce familiare in mezzo a tutti quegli accenti “stranieri”! Premuroso come sempre, si informa sul mio stato psico-fisico e mi dà qualche indicazione sul percorso, ma, come arriva la discesa, si lancia come un razzo e scompare alla mia vista, lasciandomi lì a frenare ad ogni curva. Non c'è niente da fare, in discesa sono proprio un disastro: tiro i freni e mi ritrovo sola soletta. Però, che bella questa stradina che scende a stretti tornanti tra i muretti a secco e le immense distese di ulivi … Forse è una fortuna che sia rimasta sola; non oso immaginare il casino che avrei combinato scendendo da qui in compagnia di centinaia o anche solo decine di ciclisti. Nel successivo tratto di pianura arriva a fagiolo un bel trenino che mi porta all'imbocco della seconda salita, quella di Ligo e Casanova Lerrone, lunga 8 km e un po' più tosta della precedente. Comincia a far caldo sul serio, adesso, ma le gambe girano ancora bene, tant'è che, piano piano, riacchiappo qualcuno di quelli che mi avevano lasciata indietro in discesa, tra cui il mitico Bruno, e con i quali sarà tutto un tira e molla fino al Testico: loro mi seminano in discesa ed io li ripasso in salita. Anche oggi, come a Cecina, non riesco a mangiare, ma questo è un percorso più impegnativo e non posso rischiare di andare in crisi di fame. Approfitto di un tratto in falsopiano, prima di quella che intuisco essere la salita a Testico, per ingoiare un boccone di crostata. Finalmente, una salita degna del suo nome.
Non è lambrusco ... |
Il caldo è asfissiante, mi sfianca un po’, ma le gambe rispondono ancora bene. Sul ciglio della strada, ciclisti distesi a terra o seduti con la testa tra le mani, in preda a crampi e a malesseri vari. Ad un certo punto mi imbatto in Mirko, che, dopo aver centrato una buca, si è ritrovato con una ruota sbilenca ed il compiuterino di bordo, sbalzato dal supporto a seguito dell’urto, ormai fuori uso.
Bruno sorride sotto i baffi ... le salamelle sono vicine |
Percorro un tratto di strada con lui e con Bruno; poi mi distraggo e, all’improvviso, mi accorgo di essere rimasta sola. Saranno andati avanti o rimasti indietro? Scollino e arrivo al “salsiccia party”. Do una rapida occhiata in giro, ma non riesco a scorgerli. Vabbè, continuo da sola, tanto a me la salsiccia non andrebbe giù neanche a spingerla con la forza, mentre sono certa che Bruno non saprà resistere al canto delle sirene. Grande Bruno, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!
Felicità, è un bicchiere di vino con un panino la felicità ... |
M’involo, pertanto, nella bella discesa verso Stellanello, con un po’ di attenzione in più. A quest’ora avranno dato via libera al traffico e non vorrei finire incollata al parabrezza di qualche vettura. Invece, a parte un’Ape, non incontro nessuno. Vuoi vedere che alla popolazione indigena è stato raccomandato di uscire in macchina solo in caso di necessità? E qui accade quel che temevo. Mi ritrovo sola e controvento ad affrontare gli ultimi piatti chilometri che precedono la salita a Colla Micheri, dove è stato posto il traguardo. Pedalo ad una velocità indecente per qualche minuto, sperando nella divina provvidenza, che non tarda a manifestarsi. Alle mie spalle sopraggiunge un piccolo trenino e mi ci infilo sollevata. La locomotiva è un ciclista non più giovanissimo, eppure marcia a 35 km/h anche col vento contrario. Niente da dire, i maschi sono comunque sempre più forti. Ormai ci siamo, ecco la curva secca a sinistra e gli ultimi 2 km di salita al piccolo, antico borgo che domina Laigueglia. Una ragazza mi supera in volata proprio sotto il gonfiabile dell’arrivo. Ma dove vai? 2136 o 2137 che differenza fa? Non c’è nessun altro in giro. Chissà che fine hanno fatto gli altri miei compagni.
Riusciamo a riunirci al pasta party proprio durante le premiazioni. Francesco e Riccardo, sono entrambi quinti di categoria. Tenendo presente che al percorso di oggi, essendo unico, partecipavano anche quelli che di solito si cimentano su quello lungo, il loro risultato è eccezionale. Bravissimi anche Luis e Massimo, che hanno corso insieme e, pur essendosi divertiti e straffogati ai ristori, hanno realizzato comunque una buona media. E' andato forte anche Roberto, il nostro simpatico capitano. Bruno e Mirko hanno invece pagato i loro peccati di gola, ma senza dubbio sono quelli che hanno tratto maggior godimento dalla manifestazione sportiva. E che dire della Patty? Ha superato se stessa, portando a termine la sua gara nonostante i crampi, resistendo stoicamente sul Testico e conquistando la sua bella 2324^ posizione. Complimenti!!! L'acquazzone all'uscita dal pasta party ci coglie di sorpresa, ma non ci impedisce di finire splendidamente la giornata con un'altra grande abbuffata.
Ed ecco i nostri tempi:
Riccardo: 3:14:23
Francesco: 3:20:30
Luis: 4:01:26
Roberto: 4:22:44
Emanuela: 4:38:59
Mirko: 5:02:18
Bruno: 5:02:55
Patty: 5:04:14
Ed ecco i nostri tempi:
Riccardo: 3:14:23
Francesco: 3:20:30
Luis: 4:01:26
Roberto: 4:22:44
Emanuela: 4:38:59
Mirko: 5:02:18
Bruno: 5:02:55
Patty: 5:04:14
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