(50 km - 1100 metri di dislivello+)
Approfittiamo degli ultimi scampoli di alta pressione africana, e del conseguente bel tempo, per andare ad esplorare, in mountain bike, le piccole valli laterali della Valcamonica. La Val Saviore e la Val Salarno, nel cuore del Parco regionale dell'Adamello, distano soltanto 80 km da casa nostra e, con la comoda SS42, ci si arriva velocemente. Facendo base a Capo di Ponte, presso l'area camper comunale attrezzata di Via Santo Stefano, raggiungiamo, prima, Cedegolo e, quindi, Demo (porta d'accesso alla Val Saviore), in 8 km poco trafficati, grazie alla presenza della vicina superstrada, sulla quale si riversa la maggior parte dei veicoli. 12 sono i km di salita e 800 circa i metri di dislivello+ per conquistare la nostra prima meta, Saviore dell'Adamello (1.070 m s.l.m.), passando per i piccoli borghi di Berzo Demo, Monte e Cevo.
Continuando per altri 3,5 km e 250 metri di dislivello+, e percorrendo, dopo una deviazione a sinistra, la suggestiva e panoramica Val Salarno, giungiamo al Rifugio Stella Alpina di Fabrezza (1424 m s.l.m.). Superata, con un'impennata e il batticuore, una rampa al 25%, intercalata da tre canaletti ampi una spanna, approdiamo ad un'area pic-nic. Qui finisce l'asfalto e inizia la mulattiera acciottolata che conduce al lago di Salarno (2070 m s.l.m.) ed al rifugio Prudenzini (2.225 m s.l.m.). Non ci sembra il caso di salire a quote così alte in questa stagione, tra l'altro senza neppure sapere quanti chilometri restano ancora da macinare. Così, abbandoniamo questo incanto e ridiscendiamo in Valcamonica, passando però da Fresine e Andrista, lungo una strada incassata tra alte montagne e in gran parte all'ombra, ma circondati da un ambiente naturale ricco di fascino. Inutile dire che mi sono innamorata di questi luoghi e che sto già sognando di tornarci.
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