Partita da Grumello, percorro la ciclabile della Valcavallina fino a Spinone al Lago. Quindi, attraverso la statale 42, salgo a Bianzano e, poi, scendo 3 km verso Cene. Al bivio, devio a destra per Leffe e la Val Gandino, salendo dolcemente per 1,3 km. A questo punto, imbocco una via che si stacca sulla destra e mi preparo a soffrire. Infatti, subito dopo la curva, la strada s'impenna e la pendenza arr
iva velocemente al 18%, sfiorando il 23% in circa un chilometro. Nessun tornante, soltanto un paio di piccoli cambi di direzione ad interrompere il lungo, terribile rettilineo, alla fine del quale posso brevemente respirare, prima di affrontare il secondo chilometro, suddiviso in tre gradini che raggiungono rispettivamente il 14, il 20 ed il 16% di pendenza. Poi, procedo in piano fino al bivio, dove scendo a sinistra. Supero un pugno di case e riprendo a salire. Un tornante, ancora un po' di sofferenza e, al crocevia, prendo la stradina alla mia sinistra. Una calda luce autunnale illumina il fogliame di giovani betulle dai tronchi dritti e bianchi, che regnano, solitarie, nella quiete dei monti. Non posso che concedermi pochi attimi di distrazione, perchè, subito dopo, scendo verso un'azienda agricola e prendo la rincorsa per risalire l'ultimo ripido rettilineo. Prego in cuor mio di non incrociare alcun veicolo: anche volendo, con questa tremenda inclinazione della strada, non riuscirei a sganciare le scarpe dai pedali per mettere i piedi a terra. Alla fine della lunga rampa, il Garmin segna 23% di pendenza. Termina anche l'asfalto ed inizia un tratto di sterrato, che percorro finché anch'esso finisce davanti ad un cancello chiuso da una catena. Oltre non si può andare. L'ultima volta che sono arrivata sin qui, c'era un bel po' di neve ed il paesaggio era fiabesco. Adesso, nella sua veste autunnale, non è meno affascinante. Ora, non mi resta che girare la bici e godermi i 7 km di bellissima discesa.
