Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

sabato 15 aprile 2017

LA STRADA DELLE MIMOSE in camper e bici (Francia, 22/02-03/03/2017)







Foto reperita sul web
Nel sud della Francia, tra Grasse e Bormes-les-Mimosas, corre una strada di 130 km che, tra la fine di gennaio e la metà di marzo, si colora d'oro. E' la Route des Mimosas: uno spettacolo fuori dal comune, specialmente presso il Massiccio del Tanneron, dove si trova la più grande foresta di mimose d'Europa. Potevo io resistere alla curiosità di vedere con i miei occhi questa meraviglia della natura? L'abbiamo percorsa un po' in bici, ma soprattutto con il camper. La luminosità dei paesaggi, l'inebriante profumo che vi si respirava, il giallo che esplodeva contro l'azzurro del cielo terso, mi hanno dato una sferzata di energia e catapultata di colpo in piena primavera.
Suggestivo e selvaggio anche il tratto costiero della Corniche d'Or, tra Mandelieu e Saint Raphael, in cui il rosso delle rocce dell’Esterel contrastava con il blu cobalto del mare ed il verde intenso dei pini marittimi.
Un itinerario da riservare all'inverno, per godere appieno di questi splendidi luoghi senza la ressa dei turisti.

DIARIO

22/02/2017: mercoledì (percorsi 324 km in camper)

Dalla provincia di Bergamo ci trasferiamo al parcheggio per camper di S. Stefano al Mare, in Liguria, per passarvi la notte (Marina degli Aregai - GPS: N43.83720, E7.90614 - si paga dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19: 1,50 l'ora oppure 10 euro per 24/h). Noi paghiamo 3 euro, dalle 17 alle 19).

23/02/2017: giovedì (percorsi 111 km per Grasse + 46 per Fayence = 157 km in camper)

Grasse
Alle 8 siamo già in viaggio per Grasse, inizialmente sull'Aurelia, ma, poi, visto il gran traffico nell'attraversare i paesi della costa, a Menton entriamo in autostrada, pur sapendo essere un po' esosa (i tre pedaggi ci costano in totale 11,40 euro: 2,30+2,30+6.80).
A Grasse lasciamo il camper nel posteggio della Decathlon, in Rue de la Madeleine - GPS: N43.65526, E006.93832 (si può parcheggiare anche presso la stazione ferroviaria, se c'è posto) e solo per la visita della città, non per la sosta notturna. Il bus, che in 10 minuti ci porta in centro, è quello della linea C; lo prendiamo a La Mariegarde e la tariffa è unica: euro 1,50 a testa.
Grasse è una piccola cittadina multietnica, famosa per i suoi laboratori di profumo. Visitiamo soltanto il centro storico, pedonale e abbastanza contenuto, con le sue piazze, le sue fontane, la cattedrale di Notre Dame, la torre dell'Orologio, ecc. Un gran numero di botteghe ed attività commerciali sono chiuse. Si respira un senso di abbandono,  ma non possiamo fare a meno di notare, passeggiando tra i suoi vicoli stretti ed acciottolati, la pulizia delle strade e il profumo persistente proveniente dai negozietti che espongono saponi ed erbe provenzali. Per non parlare del forte aroma di cacao, nei pressi della Maison du chocolat: da svenimento!
Lascio Grasse sgomenta: mi aspettavo una città elegante e signorile ed invece l'ho trovata piuttosto decadente e trasandata, un po' stile bohémien. Non riesco a capire se mi sia piaciuta o meno. Certamente ha un suo fascino.
Dopo pranzo partiamo alla volta del Massiccio del Tanneron. Raggiungiamo Pégomas e, poi, andiamo in direzione di Mandelieu, ma per poco, perchè, alla nostra destra, scorgiamo il cartello segnaletico che ci indica la giusta via. Ci immettiamo, così, nella D38, la famosa “Route des mimosas”, che sale sul versante della montagna inoltrandosi in una meravigliosa foresta di mimose, unica in Europa. Mai visto niente di simile! Non vedo l'ora di ripassare di qua domani in bici, per godermi con tutta calma tanta bellezza. Dopo una discesa e un'altra risalita, sbuchiamo sulla D37, strada trafficatissima, che, a sinistra, porta sulla costa, a Mandelieu-la-Napoule, mentre, a destra, permette di arrivare ancora a Grasse e ad altri villaggi, tra cui Fayence, il solo che dispone di un area camper nella zona (Impasse du Grand Jardin; GPS: N43.62272 – E006.69077, gratuita, 3 posti in parcheggio misto, con pozzetto e possibilità di carico acqua: 4 euro per 15 minuti). In alternativa, per il carico e lo scarico dell'acqua, a Callian c'è un altro camper service, presso l'autolavaggio (rotonda “Market”) in Chemin des Combes n. 43, segnalato, 2 euro per 10 minuti.

24/02/2017 – venerdì (percorsi 70 km in camper)

La mattinata si presenta uggiosa, con un vento che porta via. Non è questo il tempo che avevo sognato per il giro in bici nella foresta di mimose. Dato che in vacanza mi disconnetto da Internet, non posso consultare le previsioni meteo, ma sono sicura che la giornata ideale non tarderà ad arrivare. Nel frattempo andiamo ad esplorare il territorio: sono sempre curiosa di sapere quali strade si prestino al cicloturismo e quali, invece, sia preferibile evitare. Da Fayence, raggiunta la D37, deviamo sulla D237, che ci consentirà di scendere a Mandelieu. Approfitteremo del maltempo per visitare questa cittadina portuale, che ha una fortezza sul mare. La carreggiata si restringe e diventa ad una sola corsia, mentre sale tortuosamente e senza protezione tra i boschi dell'Adrette de l'Esterel, bellissimi seppur ancora in veste invernale. Dopo una decina di chilometri entriamo nell'abitato. Ci risulta che l'unica sosta possibile sia presso il supermercato Geant, a 2 km dal centro; tuttavia, non troviamo un posto adatto per parcheggiare. Quindi, torniamo a Fayence sull'incantevole strada dell'andata e riserviamo il resto della giornata al relax.

25/02/2017 – sabato: Massiccio del Tanneron (percorsi 74 km e 1302 metri di dislivello+ in mountain bike, su asfalto)

Route des Mimosas, verso Tanneron
Finalmente ci siamo: cielo limpido e azzurro, sole caldo e assenza di vento. Eccola qua la nostra giornata ideale per una bella pedalata tra le fioriture di mimosa! Partiti da Fayence, superiamo 5 rotonde sulla D562 e, poi, giriamo a destra sulla D37. Attraversiamo il lago di St. Cassian su un ponte un po' stretto, ma gli autisti francesi sono molto cortesi e ci sorpassano lasciando tanto spazio tra noi e loro oppure stanno pazientemente dietro. Una delle cose che mi rallegra oggi è che pedalerò senza ansia: sentirsi rispettati è una sensazione fantastica. Comunque, noi siamo ciclisti disciplinati e cerchiamo sempre di non intralciare il traffico. Dopo una dozzina di chilometri giungiamo all'incrocio con la D38, che imbocchiamo, iniziando subito a salire verso il Massiccio del Tanneron, prima dolcemente (pendenza: 4-5%), in un bosco di querce, e, in seguito, appena un po' più aspramente (7-9%), man mano che la foresta s'infittisce e si colora d'oro: uno spettacolo di rara bellezza ed un profumo che dà alla testa, ma per nulla fastidioso, come avevo temuto. 
Route des Mimosas, verso Mandelieu-la-Napoule
Arriviamo, dopo 11,5 km di salita intervallata da una contropendenza di circa 2,5 km, alla località di Tanneron. Qui, continuiamo in discesa per 2 km e, al bivio per Mandelieu, svoltiamo a destra sulla D138, salendo per altri 5 km circondati dalle mimose. Alcuni alberi hanno fronde talmente immense da sporgere sulla strada formando un mezzo arco dorato sopra le nostre teste: una poesia per gli occhi! 
Non c'è un gran traffico, seppur sia sabato, così possiamo goderci tutta questa magnificenza in santa pace. Immagino che, tra un paio di settimane, quando le mimose saranno ormai appassite, questi luoghi perderanno molto del loro fascino, ma, adesso, io davvero non so proprio dove buttare gli occhi. 
Mandelieu-la-Napoule
Intanto scolliniamo e, mentre ci lanciamo in discesa verso Mandelieu-la-Napoule, il mare appare all'orizzonte. Curva contro curva, planiamo sulla costa. Nonostante il traffico abbastanza intenso dell'ora di punta, usciamo tranquillamente dalla città, dirigendoci a Pégomas e a Tanneron. Anche questa salita non presenta strappi cattivi e, dopo 6 km, forse i più belli mai pedalati in vita mia, tra enormi alberi di mimose e secolari querce, scolliniamo di nuovo a Tanneron. A questo punto, non ci resta che scendere verso il lago di San Cassian per risalire, infine, a Fayence, portando negli occhi e nel cuore scenari da favola ed il ricordo di un'aria profumatissima, inebriante. Aromaterapia pura!

TRACCIA GPS SCARICABILE:



26/02/2017 – domenica: (percorsi 83 km in camper)

Collobrières
Partiamo da Fayence seguendo le indicazioni per Drauguignan ed immettendoci, quindi, sulla D562. La nostra idea è quella di puntare alla località più a sud della Route des Mimosas (Bormes-les-Mimomas)  e, poi, percorrere l'itinerario in senso inverso, tornando,  piano piano, a casa.
Procediamo su una bella strada a due corsie, fiancheggiata da giovani querce e pini marittimi. Dopo 20 km giriamo a sinistra in direzione di Le Muy; la D25, sempre a due corsie, s'inerpica per 10 km sul pendio di una montagna, senza protezioni laterali, se non rare e basse staccionate in legno o muretti in pietra, questi ultimi sicuramente più gradevoli alla vista degli orrendi guardrails in lamiera. Scendiamo, poi, tra i vigneti, avendo alla nostra sinistra il Massiccio dell'Esterel, di fronte quello dei Mauri e a destra una vasta pianura. A Le Muy svoltiamo a destra, sulla DN7, per Aix en Provence. Il paesaggio è un po' noioso: ai centri abitati, si alternano di nuovo vigneti ed aree industriali. 
Collobrières
A Vidauban proseguiamo per Le Cannet des Maures e Le Luc, raggiunti i quali, ci immettiamo sulla D97 per Gonfaron. Altri 20 km e viriamo sulla D39, essendo, la nostra destinazione finale odierna, Collobrières. Ancora non sappiamo ciò che ci aspetta. Seguendo fiduciosi le istruzioni del navigatore, ci infiliamo, nostro malgrado, in una stradina in cui ci passa giusto il camper, anch'essa priva di  protezioni laterali e, per fortuna, deserta. Saliamo per 9 km, senza aver più possibilità di far manovra per tornare indietro, all'interno di uno splendido bosco di querce, in uno scenario selvaggio e spettacolare. Valichiamo, così, con il fiato sospeso, il Col de Fourche, nel Massiccio dei Mauri, e, con una lunga discesa di 11 km, ignorando il bivio per Grimaud, sbuchiamo alle spalle di Collobrières (paese della castagna). Lasciato il camper al Parking du Stade, all'ingresso del paese (GPS: N43.23753 – E006.31643, gratuito, su fondo erboso), facciamo due passi nel grazioso villaggio tipicamente provenzale, con un bel ponte in pietra, che avremo cura di evitare (max 3,5 t) quando sarà il momento di ripartire, optando per la via centrale.

27/02/2017 – lunedì: (percorsi 32 km per Bormes-les-Mimosas + 10 per Cavalière = 42 km in camper)

Bormes-les-Mimosas
Avrei desiderato, oggi, scalare il Col de Fourche in bici, ma, al nostro risveglio, il cielo è così livido che, codardamente, vi rinuncio. A malincuore, riprendiamo il nostro viaggio sulla D14 con il camper. Raggiungiamo Pierrefeu du Var e, in seguito, sulla D12, La Londe e Bormes-les-Mimosas, fermandoci per visitare l'antica cittadina medievale, tappa iniziale (o finale, a seconda del senso di marcia che si desidera tenere) della Route des Mimosas. Imitando altri camperisti, approfittiamo del grande parcheggio del supermercato Casinò, dove, per un minimo di correttezza, facciamo anche rifornimento di cibo ed acqua. Quindi, con una camminata di circa 20 minuti, saliamo al borgo arroccato su un promontorio roccioso e dominato dalle rovine di un castello. 
Il cielo è sempre plumbeo, ma Bormes è un tripudio di colori; non per niente è stato riconosciuto come uno dei più bei villaggi fioriti di Francia, vantando oltre 700 specie di piante rare. Lungo i suoi vicoli stretti e ripidi, tra fontane, passaggi coperti e botteghe artigianali, si respira un'atmosfera che infonde serenità. Camminiamo su e giù per le pittoresche vie, finchè le prime goccioline di pioggia ci inducono a ritornare al camper.






Cavalière
In pochi minuti perveniamo a Cavalière, distante una decina di chilometri, e all'area attrezzata per camper in Boulevard des Acacias n. 462 (GPS: N43.15257° - E006.43170° - 20 euro con CS, corrente e WIFI, che si estende su un ampio terrazzamento prativo, a 50 metri dal mare e a 200 dal centro). Pernotteremo qui, essendovi, su tutta la costa, divieti per la sosta dei camper (a Cavalaire-sur-Mer, 15 km più avanti, in Rue du Docteur Pardigon, c'è solo il Camper Service; il parcheggio è interdetto). Ci godiamo, nonostante il brutto tempo, una piacevole passeggiata sulla spiaggia, in centro, nonchè nel lussureggiante bosco di mimose e querce dai tronchi giganteschi, scoperto, così per caso, nel nostro errare senza meta e senza fretta.

28/02/2017 – martedì: (percorsi 34 km per Sainte-Maxime + 27 per La Motte = 61 km in camper)

Effettuate le operazioni di carico/scarico, ci spostiamo a Rayol-Canadel-sur-Mer, con l'intento di visitare il Domain du Rayol, un vasto giardino con gran varietà di piante provenienti dalle zone mediterranee del mondo. Pare sia un posto eccezionale, in cui le colline rigogliose della Corniche des Maures si specchiano nell'acqua blu del Mediterraneo. Mi sarebbe piaciuto discendere Les Escaliers Monumentaux, che nel passato, quando non vi erano tante strade, permettevano alla popolazione di accedere alla spiaggia. L'unica possibilità di sosta è davanti all'Ufficio Turistico; tuttavia, alcune macchine, mal parcheggiate, occupano tutto lo spazio disponibile. Pertanto, siamo costretti a rinunciare alla visita. Proseguiamo per Sainte Maxime, sulla litoranea che affianca il mare, ma la cittadina ci appare caotica, perciò prendiamo la via dei monti. Imbocchiamo la D25 e facciamo rotta verso La Motte, a meno di 30 km di distanza, che offre un'area camper gratuita e tranquilla, con CS, in Lotissement Les Hauts de la Nartuby n. 19 (GPS: N43.48864° - E006.54233°, max 24 ore, 10 posti). Oggi il tempo è stato un po' ballerino, alternando nuvole, sole e temporali.

01/03/2017 – mercoledì: (percorsi 33 km per La Garde Freinet + 15 per Port Grimaud + 8 per Sainte Maxime = 45 km in camper)

La Garde Freinet (resti di un forte)
Meta odierna: La Garde Freinet. Raggiunta Vidauban, dalla DN7 deviamo sulla D48, strada ad una sola corsia, ma non proprio stretta, la quale incrocia la D558 a due corsie, con gran traffico e TIR che marciano veloci. Dopo 33 km, lasciamo il camper in un ampio parcheggio all'ingresso del paese e ci arrampichiamo su un ripido sentiero, che ci porta ai resti di un forte e ad un'altissima croce col Cristo. Scendiamo, infine, al paese, che è poco attraente, ma vi troviamo la baguette migliore di questo viaggio e le folate di vento più violente, tanto da farci avanzare con fatica.
Grimaud
Risaliti sul camper, proseguiamo sulla D558  (a due corsie con ciglio spazioso) per Grimaud, che raggiungiamo dopo 9,5 km. La sosta, qui, è un'impresa quasi impossibile. Riusciamo a malapena a trovare uno slargo sulla RD 558, al n. 1460, presso le Poteries Trois Terre, abbastanza distante dal centro (nel parcheggio del cimitero, vicino al mulino e segnalato da alcuni camperisti, c'è un cartello di divieto per i camper). Calpestando le antiche vie lastricate del borgo, arriviamo ai ruderi del castello, situato in cima alla collina e in posizione panoramica. In questo periodo molti esercizi pubblici sono chiusi, ma immagino che d'estate il paese si rianimi.
Prossima tappa Port Grimaud, un ex villaggio di pescatori, sorto su una laguna e racchiuso da alte mura, distante soltanto 3 km. L'area camper attrezzata è in Chemin des Mùres n. 449 (GPS N43.28003° - E006.57884°). Parcheggiamo, non capendo, però, dove ritirare il biglietto per il pagamento. La sbarra è già aperta e in loco c'è solo una cassa automatica che consente di pagare dopo aver inserito il ticket (15 euro). Mah! 
Port Grimaud
Rimaniamo un paio d'ore al porto, gironzolando tra ponti e canali su cui si affacciano abitazioni color pastello, ognuna con il proprio attracco privato per le barche. Tornati all'area camper, i pochi mezzi, che erano parcheggiati al nostro arrivo, non ci sono più. Per pernottare in sicurezza, decidiamo di trasferirci alla grande area camper di Sainte Maxime, 8 km più a nord, di fronte al Mc Donald, in Route du Plan-de-laTour n. 58 (GPS: 43.31663° - E006.63050° - centro a 2 km, costo: 5 euro, CS esterno).





02/03/2017 – giovedì (percorsi 22 km per Frejus + 4 per Saint Raphael + 135 per Santo Stefano al Mare = 161 km in camper)

Corniche d'Or
Stamattina vorremmo fare una tappa a Frejus, per vedere, in particolare, il chiostro medievale della cattedrale di Saint Léonce, edificato su due livelli, con il soffitto delle gallerie in legno dipinto e rappresentante figure di animali, chimere, ecc. Purtroppo, troviamo dappertutto divieti di sosta per camper e tutti i parcheggi hanno la sbarra per impedirne l'ingresso, pure quelli distanti dal centro e a pagamento. Peccato veramente! Non ci resta che continuare per Saint Raphael, dove si ripete la stessa storia di Frejus: la sosta per i camper è vietata ovunque, anche al porto. Alcuni camperisti hanno parcheggiato ugualmente lì, ma su tutti i parabrezza vi è un foglio bianco con scritto che è stata avvisata la polizia municipale. 
Corniche d'Or
Ci accontentiamo di quello che possiamo vedere dai finestrini del nostro mezzo. Pazienza! Tra poco inizia uno dei tratti più seducenti della Costa Azzurra: la Corniche d'Or, con le meravigliose rocce rosse del Massiccio dell'Esterel che si tuffano nel blu del Mediterraneo. Per fortuna la strada dispone di piazzole laterali, che ci consentono di fermarci per ammirare il paesaggio e scattare qualche foto. 
Corniche d'Or
Trascorriamo gran parte della giornata in questo luogo radioso, carico di energia positiva. Il cielo è limpido e azzurro, il sole piacevolmente caldo. Respiro a pieni polmoni l'aria salmastra, correndo su e giù per i sentieri, tra le rocce a picco sul mare e gli altissimi pini marittimi. Profumo di resina, voli di gabbiani e sciabordìo di onde che s'infrangono sugli scogli. Che paradiso! 
Costa Azzurra
I paesaggi marini mi mancavano. Li adoro, ma solo d'inverno o, al massimo, all'inizio della primavera. Mi sento divinamente bene, come non lo ero da un po' di tempo a questa parte. Felice e spensierata, posso adesso far ritorno a casa. Cannes, Antibes, Nice e, poi, su, per la strepitosa M6007, che ci regala una vista mozzafiato sul promontorio di Cap Ferrat e sulla baia di Montecarlo.  Dulcis in fundo, discesa spettacolare verso Menton ed il confine italiano.
Se Dio vorrà, non sarà un addio, ma un arrivederci. Non so resistere ai profumi, ai colori, ai borghi ammalianti, alla luce meravigliosa della Costa Azzurra e della Provenza. Impossibile non subirne il fascino!







03/03/2017 – venerdì: rientro a casa (percorsi 324 km in camper)

Totale km percorsi: 1.278
Costo carburante: circa 170 euro
Giorni di vacanza: 10

Abbiamo sostato:
  1. S. Stefano al Mare, in Liguria, parcheggio per camper di Marina degli Aregai (GPS: N43.83720 – E7.90614), in riva al mare (si paga dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 19: 1,50 l'ora oppure 10 euro per 24/h).
  2. Grasse: posteggio della Decathlon, in Rue de la Madeleine (GPS: N43.65526-E006.93832).
  3. Fayence, area camper in Impasse du Grand Jardin; GPS: N43.62272 – E006.69077, gratuita (solo 3 posti in parcheggio misto), con camper service (carico acqua: 4 euro per 15 minuti). In alternativa, per il carico e lo scarico dell'acqua, a Callian c'è un altro camper service, presso l'autolavaggio (rotonda “Market”) in Chemin des Combes n. 43, segnalato, 2 euro per 10 minuti.
  4. Collobrières, grande parcheggio per camper (Parking du Stade - GPS: N43.23753 – E006.31643), gratuito, su fondo erboso.
  5. Bormes-les-Mimosas, parcheggio del supermercato Casinò.
  6. Cavalière, area sosta attrezzata per camper in Boulevard des Acacias n. 462 (GPS: N43.15257° - E006.43170°) - 20 euro con CS, corrente e WIFI. Si estende su un ampio terrazzamento prativo, a 50 metri dal mare e a 200 dal centro. Su tutta la costa ci sono divieti per la sosta dei camper (a Cavalaire-sur-Mer, 15 km più avanti, in Rue du Docteur Pardigon, c'è solo il Camper Service ed il divieto di parcheggio).
  7. La Motte, area camper gratuita e tranquilla, con CS, in Lotissement Les Hauts de la Nartuby n. 19 (GPS: N43.48864° - E006.54233°, max 24 ore, 10 posti).
  8. La Garde Freinet, ampio parcheggio all'ingresso del paese.
  9. Grimaud, uno slargo della strada (RD 558 n. 1460), presso le Poteries Trois Terre.
  10. Port Grimaud, area camper attrezzata in Chemin des Mùres n. 449 (GPS N43.28003° - E006.57884°) - 15 euro
  11. Sainte-Maxime, area per camper di fronte al Mc Donald, in Route du Plan-de-laTour n. 58 (GPS: 43.31663° - E006.63050° - centro a 2 km - tariffa: 5 euro, CS esterno).

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