Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

domenica 29 settembre 2013

16/07/2013 - DA MAROSTICA A VALSTAGNA CON VISITA ALLA GROTTA DI OLIERO, in camper (20 km)


Una vacanza tra le province di Vicenza, Treviso, Belluno e Trento in bici e camper 
(3° giorno)

Una visita a Marostica è d’obbligo, visto che dista soltanto 6 km da Bassano del Grappa. Ad ovest del paese e vicino al centro storico, troviamo un ampio parcheggio, dove si può sostare gratuitamente anche con il camper, ma per non più di 72 ore. E’ pure provvisto di pozzetto e rubinetto per lo scarico ed il carico delle acque.
La cittadina sorge ai piedi dell’Altopiano di Asiago ed è nota in tutto il mondo per la partita a scacchi che si svolge nella sua piazza, con personaggi viventi, nel secondo fine settimana di settembre e per questo viene anche soprannominata “la città degli scacchi”. 
Le antiche mura circondano e racchiudono un ampio territorio, che comprende un piccolo colle e la pianura sottostante, unendo così due castelli, quello superiore e quello inferiore. Nella cinta di pietra si aprono quattro porte d’accesso, ognuna delle quali è posta in corrispondenza di un punto cardinale. Il nucleo antico è piccolo, ma grazioso e due passi tra le sue strette vie medievali  si fanno volentieri.
Ne approfittiamo per fare la spesa e, poi, partiamo, insinuandoci nella stretta valle del Brenta, quasi schiacciata tra il Monte Grappa da una parte e l’Altopiano di Asiago dall’altra. 
Dopo qualche chilometro di statale, ci spostiamo sulla sponda sinistra del fiume.
Lungo la strada ci fermiamo alla grotta di Oliero. La visita costa € 7,50 a persona. 
Dopo aver indossato caschetto e giubbetto salvagente, entriamo con un gruppo di 14 bambini, forse del CRE.  L’ingresso alla caverna, così come l’uscita, avviene attraverso una lunga fessura e per mezzo di una barca che le guide fanno scivolare sull’acqua di un laghetto, profondo 13 metri, grazie alle corde tese sulle pareti laterali e sul soffitto dell’oscuro antro. 
L’imbarcazione ha una capacità piuttosto ridotta, ma, stringendoci, riusciamo a starci tutti. 
Immobili come statue, per non sbilanciare il piccolo natante, attraversiamo la distesa d’acqua e attracchiamo ad un molo, dove veniamo abbandonati insieme alla guida. La barchetta, infatti, deve riportare all’entrata il gruppo che ci ha preceduti.
Non è una grande grotta, ma le spiegazioni del ragazzo che ci accompagna sono interessanti. La visita dura circa mezz’ora e, tutto sommato, è piacevole. C’è sempre qualcosa da imparare e da scoprire. 
Infatti, questa è una grotta-sorgente, dalla quale sgorga gran parte dell’acqua che penetra attraverso l’Altopiano di Asiago sovrastante; classico esempio di carsismo. 
E’ una delle sorgenti valchiusane più importanti d’Europa, versando circa 8 milioni di metri cubi d’acqua al giorno. Gli sbocchi, detti anche “covoli”, sono quattro, due dei quali secchi, mentre il principale è quello che stiamo visitando in questo momento. Nella grotta, dove la temperatura è di 9-12° C,  ci sono diverse stalattiti calcaree, di cui una lunga circa 14 metri.
Usciti sani e salvi dalla bella spelonca, ci avviamo con il camper all’area di sosta di Valstagna, poco distante e posta all’uscita del paese, dopo i campi di calcio, ad 1 km circa dal centro. E’ gratuita e fornita di pozzetto nonchè di colonnette per la corrente. 
Per l’erogazione di quest’ultima, però, è necessario telefonare ad un incaricato. Noi ne facciamo a meno. Il pannello solare è più che sufficiente.
Siamo passati, nel giro di pochi chilometri, dal caldo torrido, umido e asfissiante di Bassano e Marostica, a quello più gradevole della Val Brenta. Il fiume, da cui prende il nome la valle, è percorso da gommoni, canoe e kayak. 
Sembra che i ragazzi a bordo di quelle piccole imbarcazioni si stiano divertendo un sacco. Qui, a Valstagna, uno dei pochi borghi allungati sulla sponda del fiume, c’è la scuola di canoa e si organizzano anche gare e manifestazioni sportive, come il Palio delle zattere, che si terrà a fine luglio.
Dalla piazza parte il sentiero per Calà del Sasso, formato da 4444 gradini. Sarà un’escursione che faremo nei prossimi giorni.

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