Viaggiando in lungo e in largo per il mondo ho incontrato magnifici sognatori, uomini e donne che credono con testardaggine nei sogni. Li mantengono, li coltivano, li condividono, li moltiplicano. Io umilmente, a modo mio, ho fatto lo stesso. (Luis Sepulveda)

venerdì 21 ottobre 2011

Parzanica - Solto Collina - Valrossa - Colle Gallo - Colle dei Paste - Gandosso, da Grumello, in bici da corsa: 135 km - 2230 metri di dislivello+



Grumello del Monte, 13/11/2010
Strano, non fa tanto freddo stamattina. Meglio così! Però il copione è identico a quello dei fine settimana precedenti. Stesso cielo grigio, stessa aria umida e stesso giro, ma tanta voglia di pedalare. Chissà che succede oggi! Tanto per cominciare, sul lungolago sento una voce alle mie spalle: è Renato con il suo gruppetto di fedeli. “Ciao Manu!”- grida - e, nel superarmi, mi dà un’occhiata eloquente. Lo so, vuole che mi attacchi al “trenino”, ma questo mica è un treno normale, è un TAV, capperi! Il problema è che la velocità mi fa venire la “gregnarola”, mi dà alla testa come un bicchiere di vino. Dài Manu, piantala di ridere, concentrati sulle ruote che ti stanno davanti e di fianco, altrimenti rischi di causare un tamponamento a catena. E, poi, chi li sente questi! Per fortuna arriva il bivio per Parzanica. Saluto il gruppo che procede dritto, costeggiando il lago, mentre io metto la freccia e giro a sinistra. Puff ... meno male: il gioco è bello finché dura poco! 
Tornante dopo tornante, scollino dopo 7 km di salita. Nel frattempo, il cielo si è aperto e la strada è inondata dalla luce calda del sole. Giro la bici e scendo di nuovo sul lungolago. Trovo subito un altro “trenino”, più alla mia portata rispetto al precedente, che mi trasporta senza fatica fino al bivio per Solto Collina. Anche questo "trenino" prosegue lungo la riva del lago, mentre io affronto la seconda, breve salitella della giornata. 
Dopodiché, plano in Valcavallina e risalgo verso Ranzanico e Bianzano, (terza, dolce, ascesa), dove effettuo la consueta sosta “tecnica” al bar. Quindi, scendo lungo la Valrossa verso la Valseriana, per scalare il Colle Gallo da Albino. 



Anche la discesa da quest'ultimo colle è gradevole e non posso fare a meno di compiacermi per la bellissima giornata. Sembra quasi primavera! 


Non l’avessi mai pensato! Nel giro di un nano secondo il cielo si oscura di nuovo. Una massa grigia e compatta si muove in modo repentino verso il sole; lo inghiotte e tutto ritorna incolore e spento come quando ero partita. Fine di un sogno! Sul provinciale, fino a Trescore Balneario, mi estraneo per non vedere il via vai di auto, camion e pullman. Poi, risalendo il Colle dei Paste, torna la quiete. Scollino e prendo la via di casa. Però, già che ci sono, quasi, quasi, mi sparo anche l'ascesa a Gandosso. Meglio approfittare del clima, tutto sommato, mite.  Chissà per quanto tempo ancora sarà possibile andare su e giù per i colli! L'inverno è ormai alle porte!








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